Bollette, il terzo scudo



Imprese. Credito d’imposta al 40% ossigeno anche per i piccoli
confermato l’attuale meccanismo, con un credito d’imposta al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW, che abbiano subito rincari energetici superiori al 30%. A ottobre e novembre il credito verrà innalzato al 40% sia per le aziende gasivore che per quelle energivore. L’aiuto viene esteso poi alle aziende dotate di contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore a 4,5 kW, e in questo caso il credito d’imposta riconosciuto è del 30% e interessa le piccole imprese, i negozi del commercio, i laboratori degli artigiani. Tutte le aziende italiane, dunque, potranno usufruire dell’agevolazione. Le imprese in crisi di liquidità dovranno rinunciare al piano di dilazione delle bollette di tre mesi – un norma uscita alla fine dalla bozza del provvedimento – ma potranno contare su una garanzia statale sui prestiti, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con i Btp. Le garanzie sono subito operative e senza limiti.

Scuola e recovery fund. Fondo per l’housing universitario, 600 milioni di euro per i fuori sede
Per creare nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti è istituito il fondo per l’housing universitario, con una dotazione di 660 milioni di euro.
La norma, contenuta nella bozza del decreto Aiuti ter, rientra nelle nuove misure di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
I nuovi posti letto sono destinati agli studenti fuori sede, individuati sulla base delle graduatorie del diritto allo studio, o di quelle di merito.
Trova spazio la riforma degli istituti tecnici e professionali. L’obiettivo (contenuto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza) è quello di adeguare i percorsi formativi alle esigenze in termini di competenze del settore produttivo.
Per quanto riguarda gli istituti professionali, «il profilo educativo e culturale si basa su uno stretto raccordo della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni».
Infine, arriva un rifinanziamento di 10 milioni di euro per le scuole paritarie.

Concorrenza. Banca dati per le spiagge in attesa dei bandi di gara
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a due decreti legislativi di attuazione della legge annuale sulla concorrenza. Il primo, sui servizi pubblici locali, definisce i principi diretti a regolare le varie fasi per l’istituzione di un servizio pubblico locale, con particolare attenzione al principio di sussidiarietà orizzontale.

Sono incentivate forme di aggregazione tra gli operatori; si stabiliscono incompatibilità precise, in particolare l’autorità che regola il servizio non può gestirlo. Inoltre, spiega Palazzo Chigi, si rafforzano pubblicità e trasparenza.
L’altro decreto interviene sulla mappatura delle concessioni, tra cui quelle balneari, tema politicamente molto sensibile. Si istituisce un’unica banca dati nazionale, con individuazione dei responsabili della trasmissione dei dati.
Secondo Mario Draghi, la mappatura permetterà di verificare con maggiore semplicità le condizioni con cui sono affidati i beni demaniali.

Trasporti e sanità. Benzina, sì al taglio delle accise, sconti del 25% per il terzo settore
Dalla sanità ai trasporti, fino allo sport e al Terzo settore. Il decreto Aiuti ter cerca di dare risposte a tutti i comparti in difficoltà a causa dei prezzi energetici alle stelle. Vengono stanziati 400 milioni per il Servizio sanitario nazionale, suddiviso tra le regioni e province autonome per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese Rsa e strutture private. Inoltre, il fabbisogno sanitario standard cui concorre lo Stato è incrementato di 1,4 miliardi di euro per quest’anno. Poi, il fondo anti rincari cresce di 200 milioni in favore di comuni e città metropolitane, mentre 100 milioni andranno al trasporto. E ancora: 10 milioni per il bonus legato all’abbonamento ai mezzi pubblici e 50 milioni alle associazioni sportive e alle piscine. Approvato un contributo straordinario, invocato dal Pd, per gli enti del Terzo Settore pari al 25% della spesa sostenuta per l’energia. Il governo annuncia la proroga del taglio delle accise su gasolio e benzina fino al 30 novembre, e sei nuovi impianti eolici. In arrivo anche 40 milioni per cinema e teatri.

Delocalizzazioni. Sanzioni alle aziende in fuga: 30 mila euro per ogni esubero
Il datore di lavoro che vuole delocalizzare o chiudere l’attività in assenza di crisi ha novanta giorni, anziché 30, per presentare un piano e limitare gli esuberi. La stretta anti-delocalizzazioni inserita nella bozza del decreto prevede che il contributo a carico dell’imprenditore, in caso di mancata sottoscrizione del piano da parte delle organizzazioni sindacali, sia innalzato di 500 volte. Così le aziende potrebbero dover pagare fino a 30 mila euro per ogni licenziamento.
Il datore di lavoro che chiude o delocalizza l’attività con una riduzione del personale superiore al 50% dovrà restituire i contributi, i sussidi, gli ausili finanziari o vantaggi economici a carico della finanza pubblica di cui hanno beneficiato gli stabilimenti nei dieci anni antecedenti. Fino alla completa restituzione delle somme, non potranno essere concesse ulteriori sovvenzioni.
I soldi riscossi dallo Stato saranno riversati in un apposito capitolo di bilancio e destinati ai processi di reindustrializzazione o riconversione industriale.

LA STAMPA

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