Il premier vola negli Usa: darà rassicurazioni all’Onu sull’ambiguità di Lega e FdI

Nel discorso all’Onu (rigorosamente in italiano come prevede la prassi dell’Assemblea) Draghi parlerà anche della questione energetica. Della proposta di tetto al prezzo del gas russo, la quale (lo dimostra il calo sul mercato di queste settimane) resta un’arma di pressione politica prima che la soluzione perfetta per risolvere la crisi. E poi la crisi dell’economia: l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse, il rischio di recessione planetaria nel 2023. Draghi, che dell’ultima grande crisi fu protagonista nei panni di presidente della Banca centrale europea, spiegherà l’importanza del coordinamento fra istituzioni, l’unica strada per contrastare uno scenario che la guerra in Ucraina ha solo amplificato. Per l’Italia in particolare la salvezza – così spiegherà – resta il Recovery Plan. Anche su questo Draghi prenderà un impegno a nome del prossimo governo. Resta da capire se gli elettori legittimeranno fino in fondo Giorgia Meloni e il centrodestra o se – come sperano alcuni – per la legge dei numeri ci dovrà essere l’ennesimo governo di larghe intese, magari guidato ancora una volta da Draghi. Lui lo esclude, molti in giro per il mondo iniziano a sperare accada di nuovo.

LA STAMPA

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