Il Pnrr spacca il fronte della destra
Il comizio barese di Meloni ricalca quelli pronunciati nelle altre tappe, con lunghe spiegazioni sulle proposta di abolizione del reddito di cittadinanza. Ma c’è un capitolo a parte, questa è la terra di Michele Emiliano, il governatore che ha usato parole durissime contro la destra in campagna elettorale («Questa sarà la Stalingrado d’Italia, gli faremo sputare sangue»). Nei giorni successivi, Emiliano ha chiamato Meloni per spiegarsi, ma la telefonata non è servita a sgonfiare la polemica. «Mi ha ribadito il concetto e io gli ho risposto che non avevamo niente da dirci», ha spiegato la presidente di FdI, prima di scherzare con i militanti: «Vi hanno dato un giorno libero a voi di Stalingrado?». Al di là degli scontri, l’obiettivo vero è la riconquista della Regione. Se un tempo qui la Lega volava, oggi i sondaggi prevedono un crollo di Salvini, surclassato da Fratelli d’Italia. Decisivo in questo senso è stato l’approdo dell’ex governatore Raffaele Fitto, che, dopo la sconfitta con Emiliano, ha contribuito ad allargare il partito a politici senza provenienze missine. Uno dei suoi fedelissimi, Ignazio Zullo, oggi capogruppo in Consiglio regionale, racconta: «Quando siamo entrati nel 2018, FdI era al 2,4% e la Lega sfiorava il 40%. A molti sembrava un’avventura, ma ci avevamo giusto, questo è un partito conservatore dove dei moderati come me possono stare benissimo». Il comizio finisce, Zullo saluta la leader, lui e tanti altri preparano le valige per Roma.
LA STAMPA
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