Elezioni politiche 2022, ultime notizie | Letta: «40-45% di indecisi, vanno convinti». Salvini: «Reintrodurre province»

Ore 17:43 – Selleri: «Alleanza M5s-Pd? Percorso complesso da costruire»

«Il discorso delle alleanze è molto complesso, non sono contrario in linea di principio alle alleanze, ma è un percorso molto complesso che va costruito con calma, confrontandosi sui temi e solo alla fine di questo confronto può essere possibile formulare un parere. È difficile dire dei no e dei sì a priori, ma dipende dai temi». A dirlo è Fabio Selleri, candidato del Movimento Cinque Stelle a Bologna per l’uninominale al Senato, a margine di un evento rispondendo a una domanda se dopo le elezioni sia necessario aprire ad un’alleanza con il Pd.

Ore 17:42 – Letta: «Se vinceremo lo Ius Scholae sarà legge»

«Se vinceremo le elezioni lo Ius Scholae sarà legge». Lo ha detto a Caserta il segretario del PD Enrico Letta, secondo cui il maggior rimpianto di questa legislatura è proprio «di non aver approvato questa legge per tanti ragazzi che parlano l’italiano, molti dei quali abbiamo imparato a conoscerli alle Olimpiadi».

Ore 17:06 – Salvini: la legge 194 non si tocca, il Paese non ha bisogno di divisioni

S «La 194 non si tocca, il Paese va unito non diviso. Io sono il segretario della Lega e la 194 non si tocca. Vanno incentivate le donne che scelgono di proseguire con la gravidanza e i centri di aiuto alla vita sono un dono di Dio che vanno aiutati ma l’ultima parola aspetta sempre alla donna. L’Italia non ha bisogno di divisioni e liti su leggi che ci sono che possono essere aggiornate e migliorate». Così Matteo Salvini, leader della Lega parlando con i giornalisti fuori dal Senato.

Ore 16:56 – Di Maio: riprenderemo iter legge delega su riforma fisco

Le ricette di Impegno Civico per la politica economica? «Una proposta su tutte, intendiamo — dice Luigi Di Maio all’Agi — riprendere al più presto l’iter della legge delega sulla riforma fiscale. Un voto a Impegno Civico è un voto per continuare con la riforma dell’Irpef e per i lavoratori dipendenti e autonomi. Già nella scorsa legge di Bilancio abbiamo fatto in modo che si passasse da 5 a 4 scaglioni e abbiamo abbassato la percentuale dell’aliquota. Adesso bisogna continuare, passando da 4 a 3 scaglioni per fascia di reddito e diminuendo ancora di più questa percentuale. L’obiettivo è tagliare le tasse agli italiani in maniera sostenibile per lo Stato», afferma il ministro degli Esteri.

Ore 16:38 – Crisanti (Pd): «Premier? Preferisco 100 volte Letta a Draghi»

Chi preferirei come premier tra Letta o Draghi? «Enrico Letta lo preferisco 100 volte a Mario Draghi. A Draghi presidente del Consiglio come voto do un sei, tutti lo vedono come un eroe e un superuomo, siamo un Paese disperato se è così. Trovo difficile che la popolazione con più difficoltà, quella rimasta fuori dall’ascensore sociale, si possa riconoscere in un banchiere e in un gruppo di tecnocrati». Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il virologo Andrea Crisanti, candidato col Pd al Senato.

Ore 16:14 – Meloni: «Orban? Quando viene Letta chiedete di Cuba?»

«Non sono qui a parlare della democrazia ungherese, sarebbe un dibattito lungo. Sono in campagna elettorale in Italia. Quando viene qui Letta non gli chiedete di Cuba». Lo afferma la leader di FdI, Giorgia Meloni a «Oggi è un altro giorno», su Rai 1. Quindi la conduttrice, Serena Bortone le ha replicato che il Pd da tempo non è più alleata a Cuba. «Beh, allora sono contenta se hanno cambiato idea…», conclude Meloni.

Ore 16:02 – Meloni: «Letta da Scholz non per interesse nazionale»

Sul tema del caro bollette «noi abbiamo un problema con l’Europa in questo momento perché non si riesce ad avere il tetto al prezzo del gas e non si riesce ad avere il disaccoppiamento perché ci sono delle nazioni che si oppongono, quelle dalle quali Enrico Letta va a farsi benedire, nel senso buono del termine, per esempio la Germania». Così la presidente di FdI, Giorgia Meloni, ospite a Oggi è un altro giorno su Rai1.

«Se a quattro giorni dal voto il leader della sinistra va da Scholz a chiedere di dire che è meglio della Meloni, c’è un problema a difendere l’interesse nazionale, e non mi risulta che Letta ieri abbia ottenuto il tetto al prezzo del gas. Non credo che un esponente politico italiano debba chiedere una mano alle cancellerie straniere».

Ore 15:34 – Decreto Aiuti bis: in corso in Aula Senato discussione generale

È in corso nell’Aula del Senato la discussione generale del decreto Aiuti bis, in terza lettura, dopo essere stato modificato dalla Camera.

Ore 15:06 – Letta: «Ci sono 40-45% indecisi. Vanno convinti su Pd»

«Tutti i sondaggi dicono che gli indecisi sono al 40-45%. Questo vuol dire che quando usciamo di qua e incontriamo due persone, una delle due non vota e va convinta a fidarsi del Pd. Bisogna guardarli negli occhi». Così il segretario del Pd Enrico Letta all’incontro con candidati e simpatizzanti a Caserta. «Bisogna convincere le persone che noi abbiamo un’idea di Paese per i prossimi cinque anni. E non è vero che dopo le elezioni chi vince non sarà in grado di governare con questa legge elettorale chi vincerà, o noi o la destra, avrà una maggioranza molto ampia e potrà cambiare il Paese».

Ore 15:04 – Conte: «Larghe intese inaccettabili, così prosperano specialisti potere»

«Penso che un governo di larghe intese non faccia bene al paese e lo stiamo vedendo. Non si riesce a perseguire un indirizzo chiaro di politica economica. Abbiamo bisogno di un progetto politico forte per il paese, noi ce l’abbiamo. Le larghe intese per noi non sono una prospettiva accettabile», così «prosperano gli specialisti del potere». Lo ha detto su SkyTg24 il leader del M5S Giuseppe Conte.

Ore 14:30 – Conte: «Grillo pienamente coinvolto in campagna elettorale»

«Beppe Grillo è pienamente coinvolto nella campagna elettorale. Ci segue e ci aggiorniamo: ci ha dato una grande mano». A dirlo il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ospite de «L’intervista» su SkyTg24.

Ore 13:11 – Cappato: già al lavoro per reclamo urgente

Si tratta di «una decisione insensata perché ci imputa di non avere provato l’esistenza delle firme, attribuendo a noi un dovere, la verifica delle firme, che è notoriamente in capo alla Corte d’Appello e non certo ai presentatori. Anche per questo presenteremo immediato reclamo». Lo ha spiegato Marco Cappato, leader della lista Referendum e Democrazia, a proposito della decisione del Tribunale civile di Milano che ha respinto il ricorso cautelare d’urgenza presentato dalla stessa lista che era stata esclusa, per aver depositato le firme in formato digitale, dalla Corte d’Appello di Milano, così come da altre Corti di altri distretti italiani, con provvedimenti poi confermati dalla Cassazione.

Ore 12:56 – È morto l’ex ministro Virginio Rognoni, aveva 98 anni

È morto questa notte, nella sua casa di Pavia, Virginio Rognoni, uno dei politici italiani più conosciuti della seconda metà del Novecento. Rognoni, che aveva compiuto 98 anni lo scorso 5 agosto, si è spento nel sonno. Docente alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia, è stato un personaggio di primo piano della Dc. Fu ministro dell’Interno negli anni di piombo (dal 1978 al 1983) e, successivamente, di ministro della Giustizia e della Difesa. Dopo la fine dell’esperienza della DC, aveva aderito prima al Partito Popolare e poi al Pd. È stato vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 2002 al 2006.

Leggi qui l’articolo.

Ore 12:50 – Il giudice respinge ricorso lista Cappato

Il giudice civile di Milano Andrea Borrelli ha respinto il ricorso d’urgenza presentato dai legali della lista Referendum e Democrazia con Cappato dopo l’esclusione alle prossime elezioni. Il ricorso, depositato il 2 settembre scorso, mirava a ottenere la riammissione della lista e il riconoscimento della validità della firma digitale.

«Una decisione insensata perché ci imputa di non avere provato l’esistenza delle firme, attribuendo a noi un dovere – la verifica delle firme – che è notoriamente in capo alla Corte d’Appello e non certo ai presentatori. Anche per questo presenteremo immediato reclamo», commenta Marco Cappato, leader della lista Referendum e Democrazia.

Ore 12:25 – Renzi: «Berlusconi inimitabile, su TikTok ci ha spolpato»

Silvio Berlusconi è «inimitabile, ciascuno valuti questa definizione. Su TikTok ci ha spolpato. Ha fatto 10 milioni a 1 milione. Io però poi conto di stargli davanti alle elezioni». Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi, a margine di un incontro con gli imprenditori all’Assolombarda a Milano.

Ore 12:16 – Renzi: «L’endorsement di Scholz è controproducente»

L’appoggio della socialdemocrazia tedesca al Pd di Enrico Letta, che ha manifestato preoccupazioni in caso di vittoria di Giorgia Meloni che «porterebbe l’Italia in una direzione sbagliata», non sempre ottiene il risultato sperato secondo Matteo Renzi. «Anzi temo che certi endorsement possano essere controproducenti» dice il leader di Italia Viva, a margine dell’incontro con gli imprenditori di Assolombarda. «Io lavorerò fino all’ultimo giorno perché Meloni non vinca. Dopodiché credo che gli italiani abbiano il diritto di scegliere come hanno fatto i tedeschi e come fanno tutti gli altri. Ciascuno pensi alle proprie contraddizioni, alle proprie alleanze di governo». «Farò di tutto – conclude Renzi – perché non ci sia Giorgia Meloni al governo. Ma se gli italiani decideranno così non sarà il cancelliere Scholz a cambiare i giudizi».

Ore 12:15 – Fratoianni: «Battere destre, no nuovo governo unità»

«Se dopo le elezioni il programma fosse quello di costruire una coalizione di unità nazionale, con Draghi o con chiunque, sarebbe una contraddizione ingestibile. Il nostro obiettivo è quello di sconfiggere la destra e mettere in campo proposte per il Paese». Lo dice il leader di SI, Nicola Fratoianni, su Corriere.it.

Ore 12:00 – Serracchiani: Meloni ha gettato maschera, sta con destra estrema

«Leader moderata? La maschera è caduta. Accusa l’Europa, difende il regime illiberale di Orban e sostiene l’estrema destra spagnola. Ecco Giorgia Meloni. Ecco la posta in gioco». Lo dichiara via social la presidente dei deputati Pd, Debora Serracchiani.

Ore 11:59 – Della Vedova: «+Europa con centrosinistra per battere Meloni e Salvini»

«Più Europa è un partito liberale che si è alleato con i socialdemocratici del Pd per dare continuità alle politiche europeiste di Draghi e alle sue riforme per l’Italia. E per spingere un’agenda positiva sui diritti. Meloni oggi ribadisce il suo sostegno a Vox, la destra estrema spagnola. Siamo in coalizione con il centrosinistra per battere nel maggioritario i candidati della destra di Meloni e Salvini che noi prendiamo sul serio e per quella che è: sovranista e ostile alla Ue, antiliberale in economia, reazionaria sui diritti». Lo afferma il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova.

Ore 11:53 – Berlusconi chiude la campagna elettorale al Teatro Manzoni di Milano

«Chiudiamo la campagna elettorale di Forza Italia. Ci sarò e come ho sempre fatto, metterò il mio impegno ed il mio cuore al servizio del nostro Paese. Ci vediamo venerdì 23 settembre, al Teatro Manzoni di Milano, per continuare a coltivare quel grande ideale chiamato Libertà». Lo scrive su Twitter il leader di FI, Silvio Berlusconi che nell’occasione sarà intervistato da Augusto Minzolini e da Alessandro Sallusti.

Ore 11:33 – Renzi a Meloni: «Vuoi governare un Paese e non riesci a convincere i tuoi sindaci?»

«La Meloni, invece, pressa Draghi per misure sull’energia. Bene, brava, bis. Ma come si spiega che ieri il sindaco di Piombino, in conferenza dei servizi, ha detto no al rigassificatore? Giorgia: vuoi governare il Paese e non riesci a convincere i tuoi sindaci?». Lo scrive nella Enews il leader di Italia viva, Matteo Renzi.

Ore 11:30 – Salvini: «Non chiediamo voto contro Emiliano»

«Non chiediamo i voti contro, contro Emiliano, contro il sistema Emiliano, le indagini, gli arresti, il sistema Emiliano, le dimissioni, le polemiche, quello che è emerso anche negli ultimi giorni, non mi interessa. È chiaro che in prospettiva ci sarà un cambiamento anche a livello di Regione Puglia, ci stiamo preparando. Anche a livello di città di Bari, ci stiamo preparando. Vogliamo arrivarci attrezzati e organizzati. Penso che faremo un ottimo risultato». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Bari.

Ore 11:21 – Salvini a Bari: «Nessun ruolo per Draghi nel futuro governo»

(Cinzia Semeraro) Per il premier Mario Draghi «non ci sono ruoli nel futuro eventuale governo» di centrodestra: lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, durante una conferenza stampa elettorale a Bari, il giorno dopo il comizio tenutosi nella serata del 19 settembre a parco 2 Giugno. Salvino lo ha affermato rispondendo a una osservazione sul fatto che il presidente del Consiglio sia stato premiato negli Usa come statista dell’anno. «Noi – ha aggiunto – chiediamo il voto per la Lega e per il centrodestra, non vedo ruoli per Draghi o per tecnici per rispetto anche nei confronti di Draghi. Perché se uno vota la Lega vota per la Lega, se uno vota per il centrodestra vota per il centrodestra».

Qui l’articolo completo.

Ore 11:17 – Letta: «Berlino? Meloni sopra righe, ha logica autarchica»

«Siamo sati molto attaccati per questa cosa di Berlino, si vede che altri, in una logica semplicemente autarchica e completamente domestica, pensano di risolvere i problemi del Paese, non è così. Lo dico a Meloni che ha reagito totalmente sopra le righe alla visita che ho fatto a Berlino, sono andato a Berlino per aiutare l’Italia su un tema fondamentale, quello delle bollette, la cui soluzione non è solo a casa nostra ma va condivisa con gli altri. Le proposte e le soluzioni autarchiche, completamente provinciali che la destra di Meloni propone per l’Italia non sono quelle giuste». Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta.

Ore 10:58 – Conte: «Arrogante ergersi a garante legittimità democratica»

«La nostra democrazia non è in pericolo ed è arrogante da parte di qualche forza politica ergersi a garante delle patenti di legittimità democratica». Lo afferma Giuseppe Conte al Forum Ansa aggiungendo però che Giorgia Meloni sta sbagliando sull’Ungheria. «Orban è stato votato, dice lei, ma anche Putin è stato votato più volte con clamorosi risultati plebiscitari ma questo non significa che poi non ci siano governi che mettono il bavaglio alla libertà di stampa o che costringano le donne a sentire il battito del feto prima di procedere all’aborto».

Ore 10:54 – Meloni: «Fascismo male assoluto? Ero in An e non mi dissociai»

«Io ero dentro Alleanza nazionale quando Fini fece quelle dichiarazioni, non mi pare di essermi dissociata. La risposta mi sembra evidente». Così la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, a Rainews, risponde a chi le chiede se condivide la celebre frase di Gianfranco Fini che definì il fascismo «male assoluto».

Ore 10:53 – Meloni: «Clima aggressivo e cattivo voluto dal Pd»

«Il clima voluto dalla sinistra è molto aggressivo e cattivo. Il centrodestra ha diritto di fare la sua campagna, tutti devono essere responsabili». Lo ha detto la presidente di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni, a Rainews24. Sulle recenti contestazioni «avevo sentito Lamorgese anche prima della denuncia, sono abituata ad essere contestata. Quello che mi ha preoccupata e’ vedere gruppi organizzati che entravano nelle piazze iniziando a insultare in mezzo ai sostenitori di FdI. Dopo aver sentito il ministro e ritrovandomi nella stessa posizione ho denunciato perche’ non voglio che ci venga data alcuna responsabilità», ha aggiunto Meloni. «Non capisco perche’ in una analoga manifestazione del Pd i contestatori sono stati allontanati e questo non accada con noi», ha spiegato la leader di FdI.

Ore 10:40 – Salvini: «I tedeschi pensino a Berlino, Letta ha già perso»

«L’allarme da Berlino? Con tutto il rispetto, che i tedeschi si occupino dei tedeschi. Gli italiani votano con la loro testa. Il premier tedesco, in un momento difficile come questo, ha tempo da perdere per far campagna elettorale a Letta, che ha già perso. Se ne facciano una ragione, a Berlino, Parigi e Bruxelles: vince il centrodestra. Questa è la democrazia. Governeremo tranquillamente per cinque anni facendo tutto quello che dobbiamo». Così il leader della Lega Matteo Salvini, in conferenza stampa a Bari all’indomani del comizio tenuto in città.

Ore 10:37 – Salvini: «Nessun ruolo per Draghi in futuro governo»

Per il premier Mario Draghi «non ci sono ruoli nel futuro eventuale governo» di centrodestra: lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, durante una conferenza stampa elettorale a Bari rispondendo a una osservazione sul fatto che il presidente del Consiglio sia stato premiato negli Usa come statista dell’anno. «Noi chiediamo il voto per la Lega e per il centrodestra, non vedo ruoli per Draghi o per tecnici per rispetto anche nei confronti di Draghi. Perché se uno vota la Lega vota per la Lega, se uno vota per il centrodestra vota per il centrodestra».

Ore 10:15 – Calenda: «Da tedeschi parole gravi su Meloni»

«Non si può definire Meloni una fascista, sono parole gravi». Così il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato nello Speciale elezioni di LaPresse, commenta i giudizi arrivati dall’Spd tedesco durante l’incontro di ieri con il segretario Pd Enrico Letta.

Ore 10:06 – Berlusconi: «Noi unici in grado di garantire libertà»

«Noi vogliamo costruire un Paese dove non ci siano cittadini di serie B». Lo dice il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nella «pillola» quotidiana di campagna elettorale sui social. «Un Paese dove ciascuno possa realizzarsi. Siamo l’unico partito davvero in grado di garantire una vera e completa libertà».

Ore 10:02 – Conte: «Venerdì tutti in Piazza santi Apostoli»

«Venerdì 23 settembre saremo tutte e tutti in Piazza santi Apostoli, a Roma, per l’ultimo grande appuntamento di una campagna elettorale condotta #DallaParteGiusta per rappresentare e difendere i diritti di tutti. Stiamo insieme. Per un voto #DallaParteGiusta». Così su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte.

Ore 09:53 – Meloni: «La nostra vittoria in Italia spiani la strada a qualcosa di simile in Spagna»

Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia grande favorita a diventare la prima donna a guidare il governo in Italia dopo le elezioni del 25 settembre, auspica che la vittoria di Fratelli d’Italia «possa aprire la strada a qualcosa di simile in Spagna tra pochi mesi». Lo ha detto in un’intervista all’Efe, rispondendo a una domanda sui rapporti tra Fratelli d’Italia e Vox. Meloni rassicura poi l’Unione Europea: «Non siamo affatto contro l’Europa, ma per un’Europa più efficiente».

Ore 09:42 – Calenda: «Proponiamo un governo di larghe intese con Draghi»

«Io penso che Draghi non voglia stare là ma come accaduto con Mattarella, se richiesto, credo rimarrà per il bene del Paese. Proponiamo un governo di larghe intese con l’attuale premier».

«La coalizione di centrodestra non vedrà la luce, credetemi. Non governeranno insieme, si detestano. Meloni non sembra una che sta per andare a governare. È nervosissima». Così il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di Rtl 102.5.

Ore 08:54 – Di Maio sul Reddito cittadinanza: «L’ho fatto, lo difendo e so come migliorarlo»

«La legge sul Reddito di cittadinanza l’ho fatta io, la difendo e so come migliorarla», ha detto il ministro degli Esteri e capo politico di Impegno civico Luigi Di Maio a Radio anch’io su RadioRai1. «Meloni ha detto che vuole abolirla e se voti per Conte o per Calenda fai un favore a Meloni perche’ sono coalizioni singole».

Ore 08:49 – Come decifrare le ultime uscite dei leader

(Antonio Polito) Qualcosa si sta muovendo nella campagna elettorale. Ma come si fa a capire che cosa, ora che i sondaggi sono proibiti, o almeno clandestini? Vi proponiamo un metodo: leggiamo con attenzione le ultime uscite dei leader, e proviamo a decifrarle. Un esempio: l’altro giorno Berlusconi ha capovolto la linea tradizionale del centrodestra sul reddito di cittadinanza, finora incerto se abolirlo completamente, come Meloni, o solo cambiarlo, come Salvini. Invece il Cavaliere ha annunciato a sorpresa che vuole addirittura «aumentarlo, estenderlo a tutti i cittadini che sono in povertà: 4,7 milioni di italiani».

Qui l’analisi completa.

Ore 08:48 – Calenda: «Letta replica in peggio la storia di Prodi»

«Prodi viene da una storia che Letta sta replicando in peggio. Ha sostituito Bertinotti e Pecoraro Scanio con Bonelli e Fratoianni ma dice, tanto non ci facciamo il governo. Credo non sia mai successo nella storia della Repubblica, è una campagna da matti veri». Lo ha detto Carlo Calenda a Rtl 102.5.

Ore 08:43 – Candidato di FdI inneggia a Hitler, sospeso dal partito

Avrebbe scritto sui social parole di apprezzamento per Adolf Hitler, oltre che di sostegno per Vladimir Putin, e così Calogero Pisano, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia ad Agrigento e candidato alle prossime elezioni, è stato sospeso «con effetto immediato» da tutti gli incarichi nel partito guidato da Giorgia Meloni.

«Calogero Pisano – si legge in una nota di FdI – è sospeso con effetto immediato da Fratelli d’Italia. È sollevato da ogni incarico di partito, a partire da quello di coordinatore provinciale di Agrigento e di componente della Direzione nazionale. Da questo momento in poi Pisano non rappresenta più FdI ad ogni livello e a lui viene inibito anche l’utilizzo del simbolo. È deferito al collegio di garanzia del partito per ogni ulteriore decisione». Il vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano e la presidente della comunità ebraica di Roma Dureghello avevano denunciato le posizioni di Pisano a favore di Hitler e Putin.

Ore 08:38 – Draghi premiato come statista dell’anno da Kissinger: «Basta esitazioni contro le autocrazie»

(Monica Guerzoni, inviata a New York) I complimenti di Joe Biden arrivano su carta intestata della Casa Bianca: «Mi congratulo con il mio amico Mario Draghi per la vittoria del premio World Statesman Award per il suo lavoro nel portare avanti i diritti umani nel mondo».

Qui l’articolo completo.

Ore 08:33 – Salvini: «Il canone Rai è da abolire»

«In tanti Paesi Europei la tv pubblica non è finanziata da un canone, è un’altra voce nelle bollette degli italiani», spiega Matteo Salvini ai microfoni di Radio Anch’Io su Rai1. «La Rai è una grande azienda che può utilizzare i 700 milioni di euro che incassa dalla pubblicità tagliando magari qualche super stipendio a radical chic che vanno in tv a fare comizi».

Ore 08:16 – Salvini: «Draghi faccia i nomi altrimenti sono chiacchiere al vento»

«Quelle di Draghi sono state parole gravi e vorrei che andasse avanti. Ha parlato di persone corrotte e pupazzi. Se ha dei nomi, nel mondo dell’impresa o del giornalismo, di persone corrotte o finanziate dalla Russia li faccia oppure sono chiacchiere al vento di una certa gravità». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radio1.

«Il giudizio su Putin prima e dopo la guerra è cambiato da parte di tutti. Prima tutti facevano accordi commerciali, da Letta a Renzi a Prodi a Berlusconi. È chiaro che se nel 2022 scatena una guerra, passa dalla parte del torto, continua Salvini. Ma ora, sottolinea, «siamo al settimo mese di guerra, io ho solo fatto la domanda: le sanzioni stanno mettendo in ginocchio la Russia? Vedete le bollette? Non vorrei che a pagare le sanzioni fossero i lavoratori italiani».

Se andrà al governo, sulle sanzioni «continueremo a fare ciò che abbiamo già fatto ma proteggeremo i lavoratori italiani. Come durante il Covid. E’ un secondo Covid, non in ospedale ma in fabbrica e bisogna proteggere gli italiani».

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