Stiamo parlando di una massa di aria fredda, con temperature in quota (siamo intorno a 500hpa, circa 5000 metri di quota) tra -20 e -30 gradi centigradi. Secondo i principali modelli matematici il cuore della goccia fredda dovrebbe restare Oltralpe, ma la presenza sull’Europa Centrale di questa massa d’aria potrà richiamare violenti correnti da Sud/Sud Ovest proprio sul Mediterraneo, determinando, assieme ad un abbassamento delle temperature, anche le condizioni per pesante e continuo maltempo. Non si tratterebbe, nel caso, di un maltempo “mordi e fuggi” ma di qualcosa di più. Il “muro” di Alta Pressione sui Balcani potrebbe impedire alla depressione di procedere verso Est e le conseguenze sono facilmente intuibili. Secondo gli ultimi aggiornamenti le aree più colpite dovrebbero essere dapprima le regioni del Nord, in particolare del Nord Ovest e successivamente le regioni Tirreniche. A cavallo tra settembre e ottobre, insomma, potremmo vivere condizioni di meteo davvero estremo. Condizionale d’obbligo, comunque: stiamo parlando di una configurazione prevista a sette giorni di distanza e, ad oggi, le probabilità che si realizzino sono tra il 50 e il 75%. 

LA STAMPA

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