La vittoria di Meloni vista dagli Usa, il “New York Times”: radici del post-fascismo, futuro nel populismo

Alberto Simoni

DAL CORRISPONDENTE DA WASHINGTON. La vittoria di Giorgia Meloni trova risalto sulla stampa americana che già nelle ultime settimane aveva fatto un copertura delle elezioni italiane tutta centrata sulla figura della leader di Fratelli d’Italia. Cronache, notizie live (sul New York Times) analisi e commenti a salutare la svolta a destra di un Paese del G7. Tre sono i tratti distintivi che accomunano gli articoli sui siti dei grandi giornalistI e media Usa. Il primo è la probabile ormai nomina della prima donna a Palazzo Chigi; il secondo riguarda la vittoria di un partito che «affonda le sue radici nel post fascismo» ha scritto il Washington Post. Infine, notava la Cnn, la vittoria di Giorgia Meloni offre il ritorno del populismo. Evidenzia la Cnn: «La sua piattaforma politica sarà famigliare per tutti coloro che hanno seguito la retorica dell’estrema destra negli anni recenti: Lei (Meloni) mette apertamente in discussioni i diritti LGBTQ+ e sull’aborto, punta a frenare l’immigrazione e appare ossessionata all’idea che i valori tradizionali e il modo di vita siano sotto attacco per tutta una serie di cose dalla globalizzazione ai matrimoni omosessuali».

Oltre a sottolineare che il più contento di questo vittoria sarà Steve Bannon, guru di Trump e ispiratore di un’internazionale delle estreme destre, la Cnn sottolinea che la vittoria di Meloni «emerge dai recenti trionfi dell’estrema destra ovunque in Europa». Sul Washington Post – il giornale che una settimana fa aveva fatto un’intervista esclusiva alla leader di FdI – si sottolinea la svolta epocale italiana e il rischio di un compattamento delle destre illiberali in Europa. Il riferimento è a Polonia e Ungheria. In una analisi tutta incentrata sul successo della Meloni e sulle sfide che questo pone al Paese trova spazio una riflessione sul buon risultato dei Cinquestelle alimentato dalla difesa del reddito di cittadinanza.

Il Wall Street Journal addirittura nobilita la vittoria della coalizione di centrodestra affiancando alla cronaca dall’Italia un commento in cui l’Editorial Board (che incarna la linea del giornale) evidenzia come «finalmente l’Italia abbia quel governo di destra che non è riuscita a formare nel 2018». Anche il giornale del mondo economico Usa evidenzia il nodo delle relazioni con Bruxelles sottolineando la debolezza dei conti pubblici italiani, il debito in primis «arrivato al 150% del Pil».

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