Così il voto M5S si è travasato nel partito di Meloni: quei sei milioni in più a Fratelli d’Italia vengono al 30% da delusi 5 Stelle e al 33% da voto leghista
Anche il voto “operaio” non ha più alcun particolare collegamento con quella che un tempo chiamavamo Q”sinistra”: per cui non ha molto senso rilevare che gli operai hanno votato Conte.In passato avevano votato Lega, oggi si sono divisi equamente tra M5S e Meloni. Stando alle analisi di Swg, gli operai hanno votato così: il 21% ha votato Meloni, un altro 21% Conte, il 18% (non un crollo) il Pd, il 13 la Lega, l’11 Forza Italia. In tutto, il 45% degli operai vota per la coalizione di centrodestra.
LA STAMPA
Pages: 1 2