Guerra Russia-Ucraina, la Casa Bianca: “I nostri militari pronti a ogni evenienza”. Kiev: “Mosca arresta il direttore della centrale di Zaporizhzhia”. Il Guardian: “Le bombe sul Nord Stream piazzate dai robot della manutenzione”
A CURA DELLA REDAZIONE
È il 220° giorno di guerra in Ucraina. Al Consiglio di
sicurezza dell’Onu, i paesi occidentali portano al voto una risoluzione
di condanna dell’annessione unilaterale alla Russia delle regioni
ucraine di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. Mosca, che aveva
dichiarato di considerare possibili attacchi ucraini contro questi
territori – entrati ora a far parte della Federazione
– come un atto di aggressione contro il Cremlino, ha bloccato la
mozione ma la Cina ha deciso di astenersi, prendendo così una certa
distanza, insieme a India e Brasile.
Intanto, il presidente ucraino
Zelensky ha chiesto l’adesione accelerata di Kiev alla Nato. «Di fatto,
siamo già nella Nato, abbiamo già dimostrato la compatibilità con gli
standard dell’Alleanza». «L’Ucraina non negozierà con la Russia finché
Vladimir Putin ne sarà il presidente», ha anche aggiunto Zelensky.
Mentre la Casa Bianca ha annunciato che i militari americani in Europa
sono pronti a qualsasi evenienza».
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Le
due esplosioni che si sono verificate ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord
Stream 2 al largo dell’isola danese di Bornholm e nel sud-est della
Svezia sono «probabilmente state causate da centinaia di chili di
esplosivo». La nube di metano che si è formata a seguito della fuga di
gas, lo scorso 27 settembre,
sta per arrivare sull’Italia. Secondo gli esperti, non c’è alcun
pericolo né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la
nube nei suoi spostamenti si è molto diluita in atmosfera. Le
riparazioni sono difficili, fa sapere Gazprom: «Non abbiamo
tempistiche».
Aumenta il bilancio dei morti, che sarebbero almeno
30, e dei feriti, che sarebbero un centinaio, dopo la pioggia di missili
su una colonna di civili ucraini inermi nei pressi di Zaporizhzhia.
Gli aggiornamenti ora per ora
8.35 – Media: esplosioni Nord Stream causate da 500 kg di tritolo
Fonti
di intelligence citate dalla rivista tedesca Spiegel ritengono che i
gasdotti Nord Stream 1 e 2, nelle zone economiche esclusive di Svezia e
Danimarca, siano stati colpiti in quattro punti da esplosioni con 500
chili di tritolo, l’equivalente della potenza esplosiva di una bomba di
aereo. Gli investigatori tedeschi hanno effettuato letture sismiche per
calcolare la potenza delle esplosioni. E hanno detto ai media che
subacquei o robot telecomandati potrebbero essere in grado di visitare i
siti delle perdite già questo fine settimana.
8.16 – Rapper russo suicida, non voleva essere arruolato
Il
rapper russo Ivan Petunin, noto col nome d’arte di Walkie, si è
suicidato a Krasnodar per evitare l’arruolamento, nel quadro della
mobilitazione parziale dei riservisti ordinata dal presidente Vladimir
Putin. A riportare la notizia è il sito di informazione locale 93.ru,
rilanciato da testate nazionali come Kommersant.
Il corpo del
musicista, 27 anni, è stato trovato vicino a un edificio di più piani in
via Kongressnaya, a Krasnodar. Prima di togliersi la vita, aveva
pubblicato un videomessaggio sul suo canale Telegram, che è stato
successivamente cancellato. In esso, spiegava di aver deciso di compiere
un passo del genere perché non era pronto a «uccidere per nessun tipo
di ideale».
Era sicuro che, prima o poi, sarebbe stato chiamato alle
armi, nonostante avesse ricevuto una dispensa provvisoria dal servizio
militare, per motivi di salute. Si stava sottoponendo a cure
neuropsicologiche.
8.12 – Missili russi su Odessa, colpito sito industriale
Le
truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico sulla regione di
Odessa nelle prime ore del mattino. Lo ha dichiarato il Comando
operativo Sud dell’Ucraina, riporta Ukrinform. «Due missili,
presumibilmente Iskander, hanno colpito una struttura industriale,
danneggiando una stazione elettrica e diversi edifici circostanti. Dopo
le esplosioni è scoppiato un incendio. Le fiamme sono state spente»,
afferma il Comando aggiungendo che non ci sono vittime.
8.01 – Consigliere Zelensky: «Sarebbe significativo se Kiev fosse fra prime visite estere di Meloni»
Il
presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato a Kiev il prossimo
presidente del consiglio italiano. Lo comunica Andriy Yermak, capo
dell’Ufficio del Presidente, che ha avuto un colloquio con il senatore
Adolfo Urso, presidente del Copasir, aggiungendo che «sarebbe molto
significativo se questa fosse una delle prime visite all’estero della
signora Meloni come Primo Ministro».
7.58 – Il Guardian: «Bombe su Nord Stream causate dai robot della manutenzione»
«A
piazzare le bombe che hanno provocato quattro falle nel gasdotto Nord
Stream 1 e 2, a circa 80 metri di profondità nelle zone economiche
esclusive di Svezia e Danimarca, potrebbero essere stati i robot di
manutenzione che operano all’interno della struttura del gasdotto
durante lavori di riparazione»: è l’opinione degli esperti riferita dal
Guardian. «Se questa teoria si rivela corretta, la natura sofisticata
dell’attacco e la potenza dell’esplosione aggiungerebbero peso ai
sospetti che gli attacchi siano stati effettuati da un potere statale,
con il dito puntato contro la Russia».
7.56 – Energoatom, i russi arrestano direttore centrale
Zaporizhzhia: «Da lui dipende sicurezza nucleare e delle radiazioni
impianto»
«Gli occupanti russi hanno arrestato Igor
Murashov, il direttore generale della centrale nucleare ucraina di
Zaporizhzhia Igor Murashov, che ha la responsabilità principale ed
esclusiva della sicurezza nucleare e delle radiazioni nell’impianto. La
sua detenzione rappresenta un pericolo per il funzionamento della più
grande centrale nucleare europea», ha dichiarato su Telegram Petro
Kotin, presidente della Società energetica statale Energoatom, citato da
Ukrinform. Secondo Kotin, “ieri pomeriggio le forze russe hanno fermato
Murashov mentre si recava dalla stazione a Energodar, è stato bendato e
portato via
7.49 – Biden firma legge, nuovi aiuti a Kiev ed evitato lo shutdown
Il
presidente Usa, Joe Biden, ha firmato il disegno di legge che finanzia
il governo federale fino a metà dicembre e fornisce un’ulteriore
iniezione di aiuti militari ed economici all’Ucraina. Approvato poco
prima dalla Camera dei Rappresentanti, il documento evita così quello
che sarebbe stato un imbarazzante shutdown parziale del governo
federale, a meno di sei settimane dalle elezioni di medio termine, che
decideranno i nuovi equilibri al Congresso. Dando il via libera ai
finanziamenti governativi per le agenzie federali – che erano in
scadenza a mezzanotte – i legislatori della Camera hanno inviato la
legislazione alla Casa Bianca, per la firma del presidente. La legge
stanzia 12 miliardi di dollari a Kiev, un miliardo di dollari per
riscaldamento e assistenza ai servizi pubblici e 18,8 miliardi di
dollari alla Fema, la protezione civile. Il pacchetto include 3 miliardi
di dollari per armi, forniture e stipendi per l’esercito ucraino e
autorizza Biden a incaricare il Pentagono di inviare 3,7 miliardi di
dollari in armi e altro hardware in Ucraina. Previsti anche 4,5 miliardi
di dollari in aiuti finanziari a Kiev.
7.35 – Kiev, 50 attacchi russi in 24 ore nella regione di Donetsk Stato maggiore, «per mantenere i territori occupati»
Oltre
50 attacchi sono stati lanciati dall’esercito russo nelle ultime 24
ore, soprattutto nella regione di Donetsk: «Le truppe della Federazione
russa si stanno concentrando sull’occupazione completa della regione di
Donetsk e il mantenimento dei territori temporaneamente catturati
dell’Ucraina, oltre che all’interruzione delle azioni delle forze di
difesa in alcune aree». Lo scrive lo Stato maggiore dell’esercito
ucraino su Fb, citato da Unian. «I russi stanno anche bombardando le
posizioni delle truppe ucraine lungo la linea di contatto, conducendo
ricognizioni aeree», «il nemico sta attaccando le infrastrutture civili e
le abitazioni della popolazione civile, violando le norme del Diritto
Internazionale Umanitario, le leggi e i costumi di guerra», afferma
l’esercito di Kiev.
6.01 – Lituania fornirà 37 droni kamikaze di costruzione polacca
Il
ministero della Difesa della Lituania ha firmato un accordo con la
società polacca WB Group per l’acquisto di 37 droni kamikaze e un
lanciatore per l’Ucraina. Secondo quanto riferiscono i media ucraini,
gli armamenti raggiungeranno Kiev in ottobre o novembre.
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