Gli incubi da scacciare
Detto questo, va comunque ribadito con forza che le lancette dell’orologio sono andate troppo avanti. La guerra deve essere fermata, magari anche prima che, come ha sottolineato Volodymyr Zelensky, «la brutalità dell’inverno aiuti i russi quando la brutalità dell’uomo non è più sufficiente». In altre circostanze la comunità internazionale ha dato prova di maggiore impegno e di maggiore creatività. Perché l’America di Joe Biden non preme, persuade, intima? Che cosa aspetta il segretario generale dell’Onu António Guterres a dedicare tutto il suo tempo ad uno sforzo di pace senza lasciarsi condizionare dai segnali contrastanti che vengono da Paesi come Cina e India (che sono preoccupati, come si è visto recentemente, ma si sono astenuti all’Onu sulla condanna delle annessioni)? L’Europa, da parte sua, avrebbe il dovere (e il diritto) di dimostrare che la volontà può contare anche più degli strumenti effettivi a disposizione.
La storia insegna che si può negoziare anche quando sembra impossibile. Spingere a farlo è essenziale. Insomma, svegliamoci. I sonnambuli camminano ma non sono in grado di vedere. I libri di storia del futuro ce lo potrebbero ricordare.
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