Biden: «Putin non scherza, si rischia davvero l’Armageddon nucleare»

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WASHINGTON — Joe Biden dice di «conoscere bene Putin». Il leader russo «non sta bluffando, c’è davvero il rischio dell’Armageddon nucleare».

Ieri sera, giovedì 6 ottobre, il presidente americano parlava in evento per la raccolta fondi ospitato a New York da James Murdoch, il figlio, evidentemente dissidente, del conservatore Rupert Murdoch.

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Finora la Casa Bianca e il Pentagono avevano mantenuto una linea di prudenza: non si può escludere che Putin possa ricorrere alle armi tattiche nucleari, ma finora non ci sono segnali concreti di allarme.

Biden, invece, è stato netto: «Per la prima volta dalla crisi dei missili Cubani (1962 ndr), dobbiamo fronteggiare la minaccia di un’atomica, specie se le cose proseguiranno nella direzione in cui stiamo andando». E ancora: «Stiamo cercando di capire che cosa ha in serbo Putin? Se troverà una via d’uscita? Come reagirà quando capirà di aver perso non solo la faccia, ma anche il potere? Abbiamo a che fare con un tizio che conosco decisamente bene. Non scherza quando parla di un potenziale uso delle armi tattiche nucleari o di armi chimiche o biologiche, perché il suo esercito si sta comportando molto male. E non che penso che ci sia la capacità di usare un’arma tattica atomica, senza finire nell’Armageddon».

Il presidente evoca il duello finale tra il «bene e il male» il giorno prima del Giudizio, descritto nel Nuovo Testamento. Il suo discorso viene diffuso a tarda sera a Washington. Oggi vedremo se i portavoce della Casa Bianca proveranno, come è accaduto spesso dall’inizio della guerra, a stemperare, a «contestualizzare» le frasi del presidente.

Di sicuro, dopo Biden a parlare è stato il segretario di Stato Usa, Blinken. Evocando la necessità di una «soluzione diplomatica», cui gli Usa sarebbero «pronti».

CORRIERE.IT


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