Attorno al buco nero a 100 mila km al secondo
LUIGI GRASSIA
Utilizzando il radiotelescopio cileno Alma alcuni astronomi, fra cui gli italiani Nicola Marchili dell’Istituto nazionale di astrofisica e Ciriaco Goddi dell’Università di Cagliari, hanno individuato per la prima volta una gigantesca bolla di gas incandescente (non una stella, qualcosa di diverso) in orbita attorno al Sagittarius A, cioè al buco nero supermassiccio che occupa il centro della nostra galassia. Questo nuovo oggetto è sorprendente anche perché ruota attorno al buco nero della Via Lattea e al suo disco di accrescimento a una distanza molto piccola su scala astronomica, inferiore all’orbita del pianeta Mercurio attorno al Sole: E dal momento che Sagittarius A è un buco nero di massa mostruosa, equivalente a tre milioni di stelle come il Sole, l’oggetto individuato deve ruotargli attorno a una velocità pazzesca per non caderci dentro; gli astronomi hanno calcolato che tale velocità è addirittura di centomila chilometri al secondo, cioè un terzo della velocità della luce. La notizia è stata pubblicata dalla rivista Astronomy & Astrophysics.
Individuare quest’oggetto non è stato facile, perché il buco nero in quanto tale è invisibile, ma attorno a sé ha un disco di materia caldissima e luminosissima che gli spiraleggia attorno prima di essere inghiottita per sempre; e sullo sfondo di questa materia, che emette intensissime radiazioni elettromagnetiche, è molto complicato distinguere i segnali mandati individualmente dalla bolla di gas incandescente. Nell’illustrazione in apertura di articolo si vede la “fotografia” (più precisamente, un’immagine costruita sintetizzando varie rilevazioni) del disco di accrescimento del buco nero Sagittarius A, e attorno è stata disegnata la palla di fuoco appena scoperta, con l’orbita tratteggiata.
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