Per il governo Meloni non ha un piano B (nonostante lo strappo con Berlusconi): ecco perché
La linea tenuta con Forza Italia è la stessa con la quale ha gestito i rapporti con la Lega, superando le resistenze di Matteo Salvini su Giancarlo Giorgetti. Chiave importante sia per il dicastero di via XX Settembre, in assenza di un tecnico, sia per gli equilibri con il Carroccio.
Come Meloni, Giorgetti non è d’accordo con chi nel suo partito vorrebbe che il governo esordisse con uno scostamento di bilancio, perché «se facessimo debito pubblico ulteriore i mercati potrebbero punirci». E c’è bisogno anche di una «diplomazia finanziaria» a livello internazionale oltre che di una «diplomazia politica» a livello europeo. Sono mondi che guardano con diffidenza, se non aperta ostilità, al futuro gabinetto italiano e nessuno perdonerà alla premier di destra un passo falso.
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