La trincea di Giorgia Meloni

E però non sarà semplice mediare, dopo la storia degli appunti esposti a favore di fotografi e la risposta furibonda di Meloni, mentre esce dalla Camera insieme alla figlia: «Manca un aggettivo, non sono ricattabile». Per quanto Salvini possa sforzarsi, ci sono molte cose che lei non dimentica: ad esempio – la storia girava ieri contemporaneamente agli articoli on line sull’ “elenco” di Berlusconi – la frase infelice detta dall’allora leader della coalizione quando Meloni voleva candidarsi a sindaco di Roma, nel 2016: «Una madre non può dedicarsi a un lavoro così terribile». Di piccole sentenze come queste, la premier in pectore ne ha probabilmente ascoltate parecchie, in passato. Ecco, adesso non ne ha più intenzione.

E quindi, in un giorno che doveva essere di festa per la Camera conquistata senza alcun sospiro, tutto si rompe di nuovo. Il week end? «Sarà di lavoro – predice già alle due del pomeriggio – qui non si può perdere tempo, per noi è finito il tempo dei week end». Solo che di passi avanti, nel fine settimana, sarà difficile farne: i rapporti con Berlusconi sono interrotti. I fedelissimi scommettono: almeno fino a martedì.

LA STAMPA

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