La Russa, il cognome filoputiniano, la lezione della Segre. Le parole della settimana

Paolo Gambi

Proviamo a dare un po’ di sapore ai numeri che decretano il successo delle notizie su Google. Di seguito alcune delle notizie più cliccate della settimana rivisitate e corrette.

Il cognome troppo filoputiniano di La Russa

Le Camere hanno eletto i loro presidenti, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Fra gli alti lai di quelli che si fanno difensori della democrazia, prendendo gli ordini dall’alto, mancava solo che avanzassero la lamentela che La Russa è un cognome troppo filoputiniano e Fontana è uno spreco d’acqua. Complimenti e buon lavoro ai due eletti.

La lezione di Liliana Segre

Una delle pagine più nobili della democrazia italiana recente l’ha appena scritta Liliana Segre. Presiedendo il Senato, dopo aver detto che “il popolo ha deciso” e che “la maggioranza uscita dalle urne ha il diritto-dovere di governare; le minoranze hanno il compito altrettanto fondamentale di fare opposizione”, ha detto: “Le grandi democrazie mature dimostrano di essere tali se, al di sopra delle divisioni partitiche e dell’esercizio dei diversi ruoli, sanno ritrovarsi unite in un nucleo essenziale di valori condivisi, di istituzioni rispettate, di emblemi riconosciuti”. Non sappiamo quanto possa esserle costato scriverla. Ma la sua testimonianza è preziosa.

IL GIORNALE

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