Anche chi vota Fdi vuole i tecnici al governo. Il Pd in caduta libera raggiunto dai 5 Stelle
Alessandra Ghisleri
Alla luce delle nuove sfide imposte dal momento, a breve – si auspica – si formerà un nuovo governo, frutto di un’elezione che ha avuto un esito chiarissimo sul vincitore. Anzi la vincitrice, che si sta adoperando in mezzo a mille traversie per comprendere quale percorso sia migliore per lei, per il suo esecutivo, ma anche per la “nazione”, per usare un’espressione a lei cara. Giorgia Meloni ha mostrato in queste settimane grande personalità ed equilibrio. Se sia solo una tattica o meno gli elettori lo valuteranno in seguito, di sicuro a oggi appare come l’unica modalità per lasciare più tranquilli mercati e istituzioni europee. Nel frattempo il rating del suo partito cresce nelle intenzioni di voto arrivando al 27% (+1% rispetto al risultato delle elezioni), unica formazione a crescere nella coalizione di centrodestra dove la Lega di Salvini con l’8,5% perde lo 0,3% e Forza Italia lo 0,8%, arrivando al 7,3%. A oggi quindi Fratelli d’Italia rappresenta con i suoi voti quasi il doppio della somma dei suoi alleati, ma non in seggi dove l’accordo pre-elettorale ha prevalso.
Sul fronte delle opposizioni il Movimento 5 Stelle cresce quasi di due punti rispetto al giorno delle elezioni marcando un 17,2% e tallonando da molto vicino il Partito democratico sceso al 17,5% (-1,6%). A parere degli elettori la difesa dei valori e delle tematiche care alla sinistra sembrerebbe appartenere maggiormente al Movimento guidato da Giuseppe Conte (15,4%) più che al Pd (14%). Ma il dato che spicca è il 33,5% che non riscontra in nessuna forza parlamentare la sua rappresentanza.
Anche Azione di Calenda con Italia Viva di Renzi è in trend di crescita arrivando all’8,7% (+0,9%). Ancora una volta il primo partito rimane quello dell’astensione al 36%, l’ennesima dimostrazione di quanto la gente sia distante dalla politica. È sempre possibile motivare gli elettori con promesse routinarie e spesso meccaniche nel caso di campagne elettorali, tuttavia quando è necessario agire per stimolare un sostegno convinto a un governo, ad esempio costretto ad affrontare sfide importanti in tempi di crisi, si trasforma in una strada accidentata se nel percorso dell’adattamento ai nuovi ruoli governativi si è persa una certa credibilità. La leader di Fratelli di Italia ha più volte sottolineato «l’alto profilo» che vorrebbe indicare al presidente della Repubblica nella sua proposta governativa e gli italiani cercheranno rassicurazioni nei nomi che saranno segnalati. Attualmente il 73,8% dei cittadini si sentirebbe rassicurato dalla presenza di tecnici nel futuro governo, mentre l’hard skill deluderebbe circa un elettore su quattro (26,2%). Anche per il ministero dell’Economia si preferirebbe un tecnico (52,3%) a un politico (27,4%).
Nei giorni scorsi all’Anaci Day 2022 (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) è stato lanciato l’allarme: costi condominiali in aumento del 300% e soluzioni immediate oppure sarà grave crisi sociale perché i costi dell’energia creeranno come effetto domino morosità ulteriori ed entro fine ottobre la situazione sarà più chiara.
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