Anche chi vota Fdi vuole i tecnici al governo. Il Pd in caduta libera raggiunto dai 5 Stelle
Da quando è iniziata l’invasione russa nei territori dell’Ucraina è emersa in maniera chiara ed evidente l’imprudente gestione dell’approvvigionamento energetico del nostro Paese che ha svelato, confermando l’importante fragilità del sistema nei confronti di un fornitore “a senso unico” dimostratosi a sua volta così poco affidabile. È da mesi che caro-bollette e impennata dei prezzi risultano in cima alle preoccupazioni degli italiani superando nel ranking anche la voce “lavoro e disoccupazione”. Da un recente sondaggio per la trasmissione Porta a Porta è emerso che un italiano su due indica come priorità l’aumento dei prezzi in generale (48,8%) e la crisi energetica (45%), con la denuncia dell’aumento del costo delle forniture di luce e gas (35,4%). Negli anni il popolo italiano, pur manifestando il suo disagio, si è adattato a malincuore alle molteplici difficoltà che la realtà nazionale ha presentato come la cassa integrazione, la crisi del lavoro, il precariato, i sussidi, le chiusure aziendali ecc… Ha conosciuto le domeniche a piedi e le code chilometriche davanti ai distributori di benzina, tuttavia oggi si sente impreparato ad affrontare quanto potrà accadere in questa nuova stagione invernale e si domanda quanti tristi spaccati reali si trasformeranno in possibili drammi. Per poter aiutare efficacemente le famiglie sarebbe necessario offrire loro la possibilità di poter pianificare il futuro. Si sentirebbero sicuramente meno spaventati e sarebbero in grado, pur nella difficoltà, di programmare le spese. In questa direzione gli italiani non desiderano trovarsi paralizzati dalla pressione dei costi, attendono con attenzione la nuova compagine governativa per poter esprimere il loro giudizio nel merito. All’orizzonte appare l’ombra inquietante di un serio problema di sopravvivenza per molte famiglie.
LA STAMPA
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