Opposizione nel caos tra ripicche e veleni

Che Renzi e Calenda abbiano strategie diverse è più che evidente. Così com’è chiaro che prima o poi queste differenze finiranno per esplodere. C’è una cosa però che unisce tutti i leader della minoranza parlamentare, da Letta a Calenda, da Renzi a Conte, senza distinzioni. Davanti a quanto accaduto al Senato, 17 voti provenienti dai loro banchi per eleggere Ignazio La Russa sullo scranno più alto, tutti hanno semplicemente fischiettato. Nascosti dietro l’ipocrisia del voto segreto, ognuno accusa l’altro, ma nessuno pretende di scoprire chi sia stato. Piuttosto, nessuno vuole che si sappia. Nell’indistinto le responsabilità scompaiono, e ognuno può fare il suo gioco.

LA STAMPA

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