Rai, polemiche per il programma di Fiorello. Una lettera dei giornalisti del Tg1 per provare a ricucire con lo showman

La Rai è un azienda, ma dentro ci sono tanti principati, che guardano al proprio benessere e non al benessere generale. Questo il senso delle parole dei dirigenti Rai che hanno sottolineato come Fiorello «sia un vero e proprio asset aziendale», capace di fare da volano come è stato per Raiplay. «Il progetto di spettacolo su cui si sta lavorando sarebbe una grande operazione sia industriale che di marketing per rafforzare la fascia del mattino e di traino della edizione del Tg1 delle 8», sottolineano i manager di Adrai. D’altronde cambiare qualcosa in Rai sembra una missione impossibile. Si parla da anni di una Newsroom, sul modello della Bbc, per svecchiare il modello e soprattutto abbassare i costi, ma nemmeno Fuortes è riuscito a cambiare il modello tripartito dei telegiornali targato prima Repubblica.

Adesso è il tempo della diplomazia, della trattativa per non deludere nessuno tranne gli spettatori. E così Fuortes e il direttore Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta sono al lavoro. Sul tavolo tre possibilità: andare dritti per la propria strada confermando orario e rete; spostare l’ora del programma a dopo le 9 (sarebbe un autogol visto che a quell’ora la gente sta in macchina o in ufficio); oppure cambiare canale. Ma Fiorello potrebbe anche decidere di rinunciare. Rai, non sei degna di me.

LA STAMPA

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