Crosetto: «Conte oggi fomenta l’odio, ma aveva detto 5 volte sì all’invio delle armi in Ucraina»

Non è grave accusare Conte di soffiare sul fuoco?
«È molto grave il modo in cui lui personifica i suoi attacchi, rientra in una sfera inquietante. Conte è troppo intelligente per non capire che sta alimentando l’odio verso persone fisiche, che ha identificato per contrapposizione politica. Io sono un galantuomo e non merito che un mio avversario politico, che avrebbe il dovere di essere istituzionale, mi conduca in una sfera di violenza verbale, mistificando la realtà e identificandomi come guerrafondaio».

Sta chiedendo al leader del M5S di scusarsi?
«Non chiedo le scuse, ormai il danno lo ha fatto, l’odio che poteva seminare l’ha seminato. L’uomo mette altre cose davanti al rispetto. Io invece, a differenza sua, quando veniva attaccato ingiustamente l’ho sempre difeso. Siamo diversi come persone e ne sono contento».

È positivo che nell’asse atlantista in Parlamento ci siano anche Pd e Terzo Polo?
«Non è l’asse atlantista del governo Meloni, è la postura dell’Italia dalla Seconda guerra mondiale, da De Gasperi a Craxi, da Berlusconi a Draghi, a Conte».

Berlusconi e Salvini frenano sul sesto invio di armi, strizzando l’occhio a Putin?
«No. Intanto io non ho ancora speso un solo minuto a preparare il sesto decreto, mentre da mesi il dicastero della Difesa lavora ai cinque che anche Conte ha approvato e che sono in fase di esecuzione. La linea politica indicata nella mozione di maggioranza approvata mercoledì è chiarissima, con FI e Lega non ci sono problemi».


Riconoscerà che i leader di quei partiti non sono contenti di inviare armi contro l’esercito di Putin.
«Nessuno ha voglia di mandare armi, tutti vogliamo che la guerra finisca. Chi ha mandato armi in questi mesi lo ha fatto e lo farà per forzare chi dei due ha iniziato la guerra a sedersi a un tavolo. L’obiettivo della pace è di tutti, la strategia per raggiungerla differenzia il giudizio».

Avete una strategia per la pace?
«Lontano dai riflettori, parliamo sempre dei tentativi di uscire dalla crisi. Con il ministro turco abbiamo parlato di tavoli di pace e del ruolo che la Turchia può svolgere nel cercare il dialogo e così con il collega inglese».

Ci sarà un cambio di passo? Invierete per la prima volta missili terra-aria Aspide e altre nuove dotazioni?
«Non lo so, leggo sui giornali che esisterebbe un elenco e leggo che si tratterebbe esclusivamente di assetti difensivi, quelli che l’Ucraina chiede per fermare i missili russi su obiettivi civili e città. Non so se anche su questi Conte sia contrario e vorrei spiegasse perché è stato favorevole agli altri».

Non erano solo armi difensive?
«No comment».

Toglierete il segreto sul sesto decreto?
«Decideremo col governo. Avendo il precedente scelto secretazione e passaggio al Copasir, non vorrei sembrasse una scortesia a Conte far vedere che il nostro governo quanto a trasparenza potrebbe essere superiore».

Il ministro russo Lavrov ha detto che l’Italia ha addestrato militari ucraini. È vero?
«Mai fatto alcuna attività in Italia. Abbiamo solo inviato 4 persone in Germania nel gruppo europeo, che per ora sta pianificando addestramenti in futuro».

Forza Italia e Salvini sono ostili all’apertura verso Calenda perché impedisce loro di fare giochetti sulla manovra?
«Penso sia giusto che il presidente e i governi dialoghino con tutto il Parlamento, con Calenda, col Pd e coi 5Stelle. Io stesso ho intenzione di dialogare con tutti i parlamentari, di maggioranza e opposizione, quando questa è interessata ad affrontare i problemi e non a fare demagogia».

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.