Manovra in Aula, scintille maggioranza opposizione sui cinghiali. Lollobrigida su Rdc e i 5S: “Attenzione a soffiare sul fuoco, come negli anni ‘70 del terrorismo”
Dallo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro alla proroga (con
incremento) del «Bonus psicologo»; dal via libera a Quota 103 al rialzo
delle pensioni minime e alla mini proroga per il Superbonus 110. E
poi alcune novità, come il fondo per i collegamenti con Sardegna e
Sicilia, il «reddito alimentare», il piano «Bici in comune», la norma sui cinghiali.
Intanto la manovra, che in totale vale 35 miliardi, torna in
Commissione questa mattina. Motivo: la proposta sui Comuni, votata nella
maratona notturna, destinava 450 milioni all’Anci, ma non era
coperto. Dunque, torna in discussione. E il provvedimento passerà poi
all’esame dell’Aula. Tra le modifiche anche la caccia ai cinghiali in
città, la perdita del reddito di cittadinanza per chi rifiuta un’offerta
di lavoro e la proroga per i dehors. Tra mille polemiche, compresa
l’occupazione dell’aula della Commissione Bilancio della Camera, ora
occorre fare in fretta per evitare l’esercizio provvisorio. E allora si
avvicina al passaggio in Aula alla Camera seguito, poi, dalla votazione
al Senato. I tempi: entro il 31 dicembre. Vediamo, punto per punto, le
principali novità e i temi che scandiranno la giornata in Aula.
Scintille maggioranza opposizione
L’attacco più
duro alla maggioranza arriva dal Terzo Polo. «Non ci lamentiamo – ha
detto la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi – per le scelte che
non condividiamo perché la maggioranza ha il diritto e il dovere di fare
scelte, ci lamentiamo per il modo irrispettoso, indecente con cui è
stato trattato il Parlamento». Durissimo, intanto, l’attacco del M5S sul
taglio al reddito di cittadinanza. «Commentando l’eliminazione della
“congruità” dell’offerta di lavoro per i percettori “occupabili” di Rdc,
avvenuta nottetempo durante l’esame della legge di Bilancio, il
Sottosegretario al Lavoro Durigon ha detto – cito testualmente – che
la “territorialità rimane”. Tali dichiarazioni rafforzano le nostre
certezze: la Destra ha stravolto la legge sul Rdc, che cancelleranno dal
primo gennaio 2024, senza conoscerla». Lo afferma il capogruppo del M5S
in commissione Lavoro alla Camera Davide Aiello. «Contrariamente a
quanto affermato da Durigon, infatti, con l’approvazione
dell’emendamento Lupi il criterio della “territorialità” (secondo cui la
sede di lavoro doveva essere a non più di 80 km dalla residenza del
beneficiario) viene eliminato. Altresì, viene cancellato il criterio
della remunerazione: almeno 858 euro. Non si è mai visto tanto
pressappochismo. A causa della sua furia ideologica, la maggioranza sta
gettando le basi per un dramma sociale. Si fermino prima che sia troppo
tardi». E poi: «Polemiche del M5S sul reddito? Ci sono state stagioni in
cui c’è stato chi ha soffiato sul fuoco, e poi non si è riuscito a
spegnerlo, come con il terrorismo, il confronto resti sempre sul piano
delle idee». Così Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura e
della sovranità alimentare, ospite di AdnKronos Live. «Ogni istituzione
sia responsabile» chiede il ministro.
Lollobrigida sullo scudo fiscale: “Abbiamo dimostrato di credere nella legalità”
Il
tema dello scudo fiscale viene rilanciato dal ministro dell’Agricoltura
e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida che
puntualizza: «Abbiamo dimostrato di credere nella legalità». E sul
taglio al Reddito di Cittadinanza avverte: «Attenzione a sogffiare sul
fuoco come è successo negli anni Settanta con il teeorismo».
Iniziata la discussione alla Camera
E’ iniziata nell’Aula della Camera, con gli interventi dei relatori, la discussione generale sul Ddl bilancio. Partecipa ai lavori, in rappresentanza del Governo, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Al termine di questa fase il provvedimento, secondo quanto si e’ appreso, tornerà all’esame della commissione Bilancio per lo stralcio per mancanza di coperture finanziarie, delle che assegnano risorse ai Comuni. Nel corso della giornata l’Esecutivo ricorrerà alla questione di fiducia che verrà votata domani. Il via libera di Montecitorio è atteso entro Natale, mentre l’approvazione definitiva della Manovra da parte del Senato arriverà a ridosso della fine dell’anno.
Vediamo, punto per punto, le principali novità.
Reddito alimentare
Voluta dal Pd e passata in Commissione, arriva il «reddito alimentare». Di che si tratta? L’intenzione è quella di fare fronte allo spreco dei pacchi alimentare: quelli invenduti della distribuzione alimentare andranno a soggetti in povertà assoluta.
Pensioni minime e mutui
Un cavallo di battaglia di Forza Italia, c’è l’ok alla rivalutazione delle pensioni minime per il prossimo anno e anche per il 2024. Solo per gli over 75 e soltanto per il 2023 le pensioni minime salgono a 600 euro. L’incremento sarà del 6,4% e adeguato all’andamento dell’inflazione.
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