Covid, c’è il rischio di varianti più pericolose dalla Cina?
C’è il rischio che compaia una variante più letale di quelle attuali?
Non è possibile prevedere in quali direzioni evolverà Sars-CoV-2.
Finora si è mosso verso una maggior trasmissibilità e Omicron è uno dei
virus più contagiosi mai apparsi. Potrebbe superare le barriere
vaccinali e del sistema immunitario e acquistare una maggior
patogenicità. La stessa Omicron, lo dimostrano gli ospedali cinesi
pieni, non è così mite: come confermano gli studi, se non avesse
incontrato una popolazione vaccinata come quella occidentale (o comunque
immune alla malattia), sarebbe stata letale come il ceppo Wuhan (ma
meno della variante Delta).
Come prepararsi all’eventuale arrivo di una nuova variante?
È fondamentale il sequenziamento per intercettare nuovi ceppi. Il ministro della Salute Schillaci ha disposto il tampone obbligatorio per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina. La misura serve proprio ad accertare il tipo di variante Covid presente in chi giunge dal Paese asiatico. Sono importanti anche i richiami vaccinali, soprattutto per le persone fragili. Pare molto improbabile, infatti, che la protezione data dai vaccini si possa totalmente azzerare, mentre potrebbe abbassarsi proporzionalmente in chi non abbia ricevuto richiami recenti (sono sempre possibili dopo i 120 giorni dall’ultima immunizzazione o positività).
Con la consulenza di Paolo Bonanni, epidemiologo, professore ordinario di Igiene
all’Università di Firenze
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