Inchiesta Soumahoro. La Procura accelera sugli illeciti della coop

Anche alcuni di loro potrebbero essere ascoltati dagli inquirenti come persone informate sui fatti, come già accaduto ad altri ex dipendenti, le cui dichiarazioni sono contenute all’interno della recente ordinanza firmata dal gip Giuseppe Molfese. La sensazione è che la procura di Latina stia trovando una corsia veloce nell’indagine, con diversi riscontri come quelli emersi relativamente ai documenti gestionali legati alla figura di Liliane Murekatete, moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, che la porrebbero come consapevole di quanto accadeva della coop nonostante abbia affermato di essersi fatta da parte, nel periodo in cui ricade l’inchiesta, in quanto in stato di gravidanza.

L’inchiesta di Latina è relativa alle cooperative gestite in passato dalla moglie del deputato Soumahoro, Liliane Murekatete, da sua madre Marie Terese Mukamitsindo e dal fratellastro Michel Rukundo. Per i tre è scattato ai primi di dicembre un pesante provvedimento cautelare che ha disposto il divieto per un anno di contrattare con la pubblica amministrazione e esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, oltre al sequestro di oltre 639 mila euro alla madre e di circa 13 mila ai due figli. Intanto il prefetto di Latina Maurizio Falco ha annunciato che nel 2023 sono stati programmati 140 interventi ispettivi nelle cooperative che gestiscono i migranti e che hanno preso in carico quelli di Karibù e Aid.

IL GIORNALE

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