Remuzzi: «Sul Covid la Cina ha fatto un errore inammissibile, giusto testare chi arriva in Italia»

Siamo pronti a un’eventuale nuova ondata?
«Sì, ma in Italia bisogna riprendere a investire nel Servizio sanitario, soprattutto a livello territoriale. Sono state annunciate le “Case della salute”, realizzate tramite fondi del Pnrr, ma la sanità pubblica va governata: le nuove strutture non dovrebbero essere affidate a cooperative di privati, ma a medici di famiglia che dipendono dal Servizio sanitario nazionale. Uno studio pubblicato di recente sulla rivista Nature mostra che l’eccesso di mortalità durante la pandemia (stimato in 13-15 milioni di decessi) ha riguardato principalmente Paesi con una sanità pubblica debole (come l’India) o affidata alle assicurazioni private (come gli Stati Uniti). L’Italia non è andata male, ma è stata superata dalla Germania che garantisce cure a tutti i cittadini e ha una rete territoriale forte. La pandemia ci ha insegnato due cose: la prima è, appunto, l’importanza di una sanità pubblica ben organizzata e la seconda è che previsioni a medio e lungo termine è meglio non farne».

CORRIERE.IT

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