Benzina, assicurazioni, mutui: cosa aumenta nel 2023 (più di stipendi e pensioni)
di Alessia Conzonato ed Enrico Marro
Tutti i rincari del 2023
L’inflazione che ha colpito gran parte dei mesi nel 2022 si sta affacciando anche nel nuovo anno e già a partire dal primo gennaio 2023 sono molti i rincari che colpiranno le tasche dei consumatori. Il primo annunciato era stato quello della benzina, dovuto anche al fatto che il governo non ha rinnovato il taglio delle accise apportato in un primo momento dal governo Draghi per contenere i costi energetici. Anche il prezzo dei pedaggi autostradali salirà del 2%, con un ulteriore aumento dell’1,34% a partire dal primo luglio 2023. Il settore delle assicurazioni, in particolare per le auto, ha iniziato a vedere un aumento delle tariffe già a partire dall’ultimo trimestre del 2022.Crescono anche gli affitti e le rate dei mutui. L’aumento dei costi non è compensato o, quantomeno non del tutto, dall’aumento delle pensioni o stipendi. Le pensioni minime infatti aumenteranno solo per chi ha dai 75 anni in su e anche l’adeguamento degli assegni all’inflazione non sarà per tutti al 100%. Per quel che riguarda la busta paga sarà più pesante, grazie al taglio del cuneo fiscale, solo per i lavoratori dipendenti con retribuzioni lorde annue fino a 35 mila euro.
Leggi anche: Cosa succederà nel 2023? Stipendi, mutui, bollette: cosa cambia con l’anno nuovo
Diesel e benzina, nuovi rincari dei carburanti
Nel 2023, con l’eliminazione del taglio delle accise, inizialmente introdotto dal governo Draghi per contenere i costi energetici in forte aumento a causa del conflitto in Ucraina, i carburanti aumenteranno in media di 18 centesimi al litro. «Staffetta Quotidiana» ha rivelato che, a questo, si sommano anche i rincari di miscelazione dei biocarburanti di circa 0,5 centesimi al litro e dei delta praticati dalle compagnie petrolifere ai rivenditori. Sono tutti costi aggiuntivi su cui, infine, graverà l’Iva e che avranno peso sul prezzo alla pompa. Il diesel, in particolare, è tornato ad avere un costo superiore ai 2 euro al litro.
I dati più recenti risalgono al 30 dicembre 2022, quando i prezzi ancora erano piuttosto stabili: la benzina in self service era a 1,627 euro al litro e il diesel sempre in self a 1,693 euro al litro. Per quanto riguarda la modalità con il servizio, per la benzina il prezzo medio rimane a 1,779 euro al litro, mentre la media del diesel servito resta a 1,844 euro al litro. I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,768 e 0,787 euro al litro e quelli del metano auto tra 2,255 e 2,470 al chilo. Secondo le previsioni, a partire dal primo gennaio 2023, il prezzo medio del carburante servito si attesta intorno a 1,96 euro al litro per la benzina e 2,07 per il gasolio, mentre al self service sono rispettivamente 1,81 euro e 1,87 euro al litro.
Incremento dei pedaggi autostradali
Rincari anche per le tariffe dei pedaggi autostradali con l’inizio del nuovo anno. Si tratta dell’annuale aggiornamento, che però dal 2018 era stato sospeso a causa del crollo del ponte Morandi a Genova. Il ministero delle Infrastrutture dei Trasporti e il ministero dell’Economia hanno firmato un decreto ministeriale che attesta che i pedaggi lungo la rete di competenza di Autostrade per l’Italia (Aspi), che rappresentano oltre il 50% di quella complessiva nazionale, aumenteranno del 2%, con un’ulteriore incremento dell’1,34% a partire dal primo luglio 2023. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, ha spiegato che il rischio era di raggiungere «un aumento che sfiorava il 5%, che però è stato scongiurato». In generale, nel nostro Paese il costo delle autostrade ha un costo nettamente inferiore sia all’inflazione, come ha ricordato il ministro, ma anche agli altri Paesi europei: in Francia i rincari sono stati del +4,7%, in Spagna del +4%(partendo da una domanda iniziale di +8,4%). Unica differenza rispetto all’Italia è che alcuni sistemi consentono di ottenere uno sconto per limitare l’impatto dell’eventuale aumento sugli utenti.
Trasporto pubblico, aumenta il costo dei biglietti
A Milano, a partire dal prossimo 9 gennaio, il biglietto per accedere ai mezzi pubblici ha subito un rincaro di 20 centesimi. E non si tratta dell’unico caso. Sui Comuni ricadono ancora serie difficoltà legate prima alla pandemia e poi alla crisi energetica e all’inflazione, così molti hanno deciso di aumentare il prezzo del servizio di trasporto pubblico. A Roma l’incremento sarà più alto, di 50 centesimi, ma avverrà ad agosto. In Campania, invece, già da alcuni mesi i prezzi sono saliti.
Rc Auto, aumento dei prezzi nel corso dell’anno
Per quanto riguarda le tariffe Rc Auto, già nel terzo trimestre 2022 il rincaro aveva raggiunto una media del 2,5%. Si tratta, anche in questo caso, di un tasso inferiore all’inflazione ma non di un aumento definitivo. Più volte la presidente dell’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), Maria Bianca Farina, ha ribadito l’inevitabile impatto dell’inflazione sui costi dei sinistri. Secondo Assoutenti nel corso dell’anno potrebbe raggiungere un valore medio del 6%.
Secondo l’Osservatorio Facile.it, sono circa 815 mila gli automobilisti che saranno costretti a pagare di più per la propria assicurazione Rc auto se hanno causato un sinistro con colpa nei 12 mesi precedenti, vpreveedendo peggiorare la propria classe di merito. A livello nazionale la percentuale di automobilisti che hanno dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,51%. Lo studio spiega, inoltre, che «il dato assume ancora maggior gravità se si considera che, a dicembre 2022, il premio medio Rc Auto registrato in Italia è stato di poco superiore ai 458 euro, vale a dire ben il 7,23% in più rispetto ad un anno prima».
Bollette, scende la luce ma sale il gas
Se da una parte è ormai appurato che le tariffe dell’elettricità vedranno un ribasso nel 2023, dall’altra quelle del gas non accennano minimamente a scendere. Le bollette della luce caleranno del 19,5% nel primo trimestre del 2023 rispetto all’ultimo trimestre del 2022, per gli utenti che sono ancora sul mercato tutelato (circa il 33% del totale). L’Arera, però, ha ricordato che i mercati energetici sono molto volatili e per i tre mesi successivi il prezzo potrebbe fortemente variare. Di contro, però, c’è l’aumento delle bollette del gas. L’Autorità pubblicherà le tariffe ufficiali, che varranno anche per dicembre 2022, martedì 3 gennaio, ma Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ha spiegato che è atteso «un aumento delle bollette di dicembre del 20% a 1,48 euro al metro cubo».
Pages: 1 2