Guerra Russia-Ucraina: bombe russe su Zaporizhzhia e Nikopol, esplosioni a Sebastopoli. Allerta per un Mig decollato dalla Bielorussia

Allerta aerea per Mig russo decollato da Bielorussia

Un’allerta aerea è stata annunciata in tutta l’Ucraina a causa della presenza di un Mig russo che è decollato dalla Bielorussia. Lo riporta Ukrainska Pravda. 09:10

Mosca: a Makiivka morto il vicecomandante del reggimento

Il Ministero della Difesa russo ha reso noto che nell’attacco di Capodanno delle forze armate ucraine alla caserma di Makiivka, nel Donetsk, “è morto anche il vice comandante del reggimento russo, il colonnello Bachurin”. Lo riporta Interfax. 08:47

I media: Erdogan offrirà a Putin e Zelensky mediazione Turchia

Nei due colloqui telefonici previsti per oggi con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, “intende offrire ancora una volta la mediazione di Ankara nel processo negoziale”, Lo ha riferito una fonte diplomatica a Ria Novosti. 08:43

La Russia produrrà nuovi sistema di difesa contro i droni

La Russia inizierà la produzione di massa di una nuova generazione di sistemi di difesa per combattere i droni entro due mesi. Lo ha reso noto il servizio stampa della società statale Rostec. Lo riporta Ria Novosti. “Entro 1-2 mesi, si prevede di completare i test di stato e passare alla produzione in serie”, viene spiegato. Nello specifico si parla di sistemi di “guerra elettronica” e difese anti-drone “a terra”. 08:40

Media, esplosioni a Sebastopoli, in Crimea

Due droni sono stati abbattuti da un sistema di difesa aerea sul mare vicino all’aeroporto di Belbek nei pressi di Sebastopoli, ha detto il governatore della città Mikhail Razvozhaev .”In mattinata, i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto due droni sul mare nell’area di Belbek”, ha scritto Razvozhaev sul suo canale Telegram, citato dall’agenzia di stampa statale russa Ria novosti. 08:38

Kiev: “Quasi 109 mila militari russi uccisi da inizio guerra

La Russia ha perso nell’ultimo giorno 720 uomini, facendo salire a 108.910 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 108.910 uomini, 3.038 carri armati, 6.106 mezzi corazzati, 2.039 sistemi d’artiglieria, 424 lanciarazzi multipli, 215 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 283 aerei, 270 elicotteri, 4.745 autoveicoli, 16 unità navali e 1.842 droni. 08:17

Missile cade nel centro di Kiev e distrugge il palazzo nazionale delle Arti

Il missile cade nel centro di Kiev e distrugge il palazzo nazionale delle Arti: il video dell’esplosione

08:09

L’intelligence britannica: a Makiivka potrebbe essere esploso un deposito d’armi

La totale distruzione da parte delle forze armate ucraine di un edificio della città di Makiivka nella regione di Donetsk dove sono morti almeno 89 soldati russi fa pensare che nella struttura ci fosse anche un deposito di armi. È quanto scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano. L’edificio – viene fatto notare – si trovava a soli 12,5 km dal settore della linea del fronte di Avdiivka, una delle aree più intensamente contese del conflitto. 07:34

I russi hanno perso 260 uomini nella regione di Zaporizhzhia

Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha confermato la sconfitta russa in quattro insediamenti della regione di Zaporizhzhia dove Mosca avrebbe perso “fino a 260 persone uccise e ferite”. Lo riporta Ukrainska Pravda. 07:32

Bombardata nella notte Nikopol

Attacchi notturni contro la citta’ di Nikopol, che si trova sul fiume Dnepr non lontana da Zaporizhzhia: lo ha fatto sapere su Telegram il capo dell’amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk, Valentin Reznichenko, secondo quanto riporta la stampa ucraina. “I russi hanno colpito il centro della regione con l’artiglieria pesante e le bombe hanno colpito i quartieri residenziali di Nikopol. Non si sono registrati feriti, ma danni a edifici, auto e linee elettriche e di diffusione del gas. 07:19

Sale a 89 il bilancio dei militari russi uccisi a Makiivka

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che 89 militari sono stati uccisi nell’attacco nell’Ucraina orientale avvenuto il giorno di Capodanno. Tra loro c’era il vice comandante del reggimento, il tenente colonnello Bachurin, ha detto il ministero in una nota. L’attacco ha avuto luogo domenica poco dopo la mezzanotte contro una scuola professionale che ospita coscritti russi a Makiivka, nella regione di Donetsk, secondo resoconti sia ucraini che filo-russi. Lunedì il ministero della Difesa russo ha dichiarato che 63 militari sono stati uccisi a Makiivka quando l’Ucraina ha usato i razzi Himars per attaccare un edificio dove erano presenti soldati russi. Il ministero della Difesa di Mosca ha aggiornato il bilancio delle vittime dopo che altri corpi sono stati trovati sotto le macerie. L’esercito ucraino aveva affermato che fino a circa 400 soldati russi erano stati uccisi e altri 300 feriti, e poi aveva detto che il numero esatto era “in fase di chiarimento”. In ogni caso, quella avvenuta a Capodanno rappresenterebbe una delle perdite maggiori per le forze di Mosca. 07:13

Soldati russi a fianco degli ucraini nella legione Russian Freedom: “Non siamo traditori”

Il numero è riservato, ma sarebbero centinaia di russi che combattono a fianco dei soldati ucraini nella regione di Donetsk (est), nella legione chiamata “Russian Freedom”. Il portavoce, “Ce’sar”, incontra i giornalisti tra le rovine di un monastero ortodosso a Dolina, in una zona riconquistata dall’esercito ucraino pochi mesi fa e tiene a precisare: “Non siamo traditori. Non sto combattendo contro la madrepatria, ma contro il regime di Putin, contro la tirannia. Siamo veri patrioti russi”, dice. Creata all’inizio della guerra, la Legione, il cui emblema e’ un pugno chiuso sormontato dalle parole “Liberta’” e “Russia”, fa parte del corpo internazionale dei volontari dell’esercito ucraino. Dopo aver ricevuto due mesi di addestramento, sono stati schierati a partire da maggio nel Donbass, la regione mineraria dell’Ucraina orientale che Mosca sta cercando di conquistare completamente. I suoi uomini sono schierati soprattutto a Bakhmut, uno dei punti piu’ caldi del fronte orientale, teatro da diversi mesi di aspri combattimenti tra truppe russe e ucraine. Sono principalmente impegnati nell’artiglieria e sono sotto il comando di ufficiali ucraini. “Sono combattenti motivati e professionisti, fanno il loro lavoro perfettamente”, ha detto un ufficiale ucraino. Le reclute “sono state sottoposte a numerosi colloqui, test psicologici e persino a una macchina della verita’ per evitare qualsiasi rischio di infiltrazione”, spiega. “Partecipano alla guerra, ma non hanno un impatto significativo, a causa del loro piccolo numero”, afferma l’esperto militare ucraino Oleg Jdanov. “La sua importanza e’ piu’ politica. E’ positivo che l’Ucraina possa dimostrare che ci sono russi che sostengono la democrazia e la liberta’ e che stanno combattendo dalla parte giusta”, aggiunge. 07:12

Kiev: la Russia perderà altri 70mila uomini in prossimi 4-5 mesi

La Russia “continuerà le operazioni offensive quest’anno” anche se potrebbe perdere decine di migliaia di soldati nei prossimi mesi. I russi “capiscono che perderanno” sul campo di battaglia, ma “non hanno intenzione di porre fine alla guerra”. Lo ha detto il portavoce dell’intelligence militare ucraina Andrii Cherniak. Lo riporte il Kiev Independent. Secondo gli 007 ucraini Mosca tenterà ancora di catturare la regione di Donetsk e farà tutto il necessario per mantenere il suo corridoio di terra sulla costa meridionale fino all’area occupata dai russi della Crimea. L’Ucraina prevede che l’esercito russo perderà “fino a 70.000 truppe in più nei prossimi 4-5 mesi”, ma il Cremlino sembra essere “pronto per tali perdite”, ha aggiunto Cherniak. 06:20

Biden riceverà premier giapponese Kishida il 13 gennaio a Washington

Il presidente americano Joe Biden ospiterà il primo ministro giapponese Fumio Kishida alla Casa Bianca alla fine di questo mese per consultazioni economiche e sulla sicurezza. Lo ha annunciato martedì l’amministrazione statunitense. L’incontro si terrà il 13 gennaio. L’addetta stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha detto che si parlerà anche dei programmi nucleari e dei missili balistici della Corea del Nord. All’ordine del giorno pure questioni economiche, invasione russa dell’Ucraina, cambiamento climatico e stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan. “Il presidente Biden ribadirà il suo pieno sostegno alla strategia di sicurezza nazionale recentemente pubblicata dal Giappone, alla sua presidenza del G7 e al suo mandato come membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, ha affermato Jean-Pierre. “I leader celebreranno la forza senza precedenti dell’Alleanza USA-Giappone e stabiliranno il corso per la loro partnership nel prossimo anno”. I due leader si sono incontrati l’ultima volta a Bali, in Indonesia, durante il vertice del Gruppo dei 20 di novembre. 05:16

Zelensky: Mosca usa i soldati come carne da macello

“La Russia sta mobilitando coloro che vuole usare come carne da macello. Noi stiamo mobilitando il mondo civile. Per il bene della vita”: lo ha detto ieri sera nel suo consueto videomessaggio il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che la Russia dispiegherà tutte le sue forze per cercare di cambiare l’esito della guerra e rimandare la sconfitta. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Abbiamo iniziato quest’anno con ciò di cui l’Ucraina ha più bisogno in questo momento, alla vigilia di nuovi processi di mobilitazione preparati dallo Stato terrorista. È il momento in cui, insieme ai nostri partner, dobbiamo rafforzare la nostra difesa – ha detto Zelensky -. Non abbiamo dubbi sul fatto che gli attuali padroni della Russia metteranno in campo tutto quello che gli resta e tutti quelli che possono raccogliere per cercare di ribaltare le sorti della guerra e rimandare almeno la loro sconfitta”. “Dobbiamo sconvolgere questo scenario russo – ha aggiunto -. Ci stiamo preparando per questo. I terroristi devono perdere. Ogni tentativo di una nuova offensiva deve fallire. Questa sarà la sconfitta finale dello Stato terrorista. Ringrazio tutti i partner che lo capiscono” 02:17

Bombe russe su Zaporizhzhia

Una persona è rimasta ferita in un attacco russo alla periferia di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, come riporta Ukrainska Pravda. “Ancora una volta il nemico ha colpito con missili la periferia di Zaporizhzhia. A seguito dell’attacco, è scoppiato un incendio in una infrastruttura civile. Secondo le informazioni preliminari, una persona è rimasta ferita”, ha scritto Starukh. Sempre ieri sera, poco prima della mezzanotte, sono scattati allarmi aerei nelle regioni di Donetsk, Charkiv, Poltava e Dnipropetrovsk 00:52

Attacco russo sull’Oblast di Zapirizhzhia

Nella tarda serata di ieri, poco prima di mezzanotte si è verificato un attacco russo alla periferia di Zaporizhzhia. Una persona è rimasta ferita ed è scoppiato un incendio in una infrastruttura civile. Lo ha reso noto Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare dell’Oblast di Zaporizhia su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda. A partire dalle 23:44, è stato dichiarato un allarme antiaereo in Ucraina negli oblast di Donetsk, Kharkiv, Poltava e Dnipropetrovsk. L’allerta continua nel Luhansk. 00:46

Russia: l’uso di cellulari ha ‘guidato’ l’attacco alla base di Makiivka

L’uso dei cellulari da parte dei soldati russi ha ‘guidato’ l’attacco ucraino alla base di Makiivka, alla vigilia di Capodanno, nella regione orientale, provocando pesanti perdite. «Attualmente – ha detto il generale Sergei Sevryukov in una dichiarazione video rilasciata dal ministero della Difesa russo all’inizio di mercoledì – una commissione sta lavorando per indagare sulle circostanze di ciò che è accaduto. Ma è già evidente che il motivo principale delle perdite subite è stato l’accensione e l’uso massiccio da parte del personale di telefoni cellulari, alla portata di armi nemiche, contrariamente al divieto». 00:01

Russia: morto a 80 anni ex presidente del Parlamento Khasbulatov

Ruslan Khasbulatov, ex presidente del Parlmento russo, è morto a 80 anni. La notizia è stata riportata martedì dalla televisione di stato russa. Di etnia cecena, Khasbulatov fu eletto presidente del parlamento della Federazione Russa poco prima del crollo sovietico. Inizialmente era un fedele alleato del presidente russo Boris Eltsin prima di rivoltarsi contro di lui nel 1993. I due resisterono insieme contro il colpo di stato dell’agosto 1991. Dopo la disgregazione sovietica nello stesso anno però i rapporti tra i due diventarono sempre più tesi. La crisi culminò il 3-4 ottobre 1993, quando i sostenitori del parlamento si scontrarono con la polizia per le strade di Mosca e tentarono di prendere d’assalto l’edificio della televisione di stato, ingaggiando un feroce scontro a fuoco con le truppe che lo proteggevano. Eltsin ordinò ai carri armati di sparare sul parlamento e centinaia di legislatori e dei loro sostenitori sono stati arrestati. Anche Khasbulatov è stato arrestato e incriminato, ma è stato liberato con un’amnistia nel febbraio 1994. Ha lasciato la politica ed è tornato a insegnare economia, suo lavoro prima della rapida ascesa al potere. Da allora Khasbulatov ha mantenuto un profilo basso ed ha evitato qualsiasi critica al governo. 23:26

Mosca, strage Makiivka favorita da uso cellulari

È stato l’uso dei telefoni cellulari da parte del personale operativo nel centro di addestramento nella città dell’Ucraina orientale occupata dai russi, Makiivka, a favorire l’attacco di ieri provocando la strage di soldati. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, attraverso il tenente generale Sergey Sevryukov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. «Il motivo principale di ciò che è accaduto a Makiivka – secondo il ministero – è stato l’uso dei telefoni da parte del personale alla portata delle armi del nemico». Ci saranno indagini, e «i funzionari responsabili della tragedia di Makiivka saranno ritenuti responsabili». L’ufficiale, citato dalla Tass, ha spiegato che l’attacco contro il sito dove si trovavano le unità russe è stato compiuto con lanciarazzi multipli Himars.

LA STAMPA

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