Se il ministro Sangiuliano si perde i nazisti

Sangiuliano dimentica il Grande Dittatore e si limita a riferire di «drammatiche vicende storiche occorse negli anni immediatamente precedenti l’entrata in vigore della Costituzione». Ed ecco il capolavoro di distrazione del ministro. Quando elenca tutti «i servitori di un’idea alta di Nazione», gli eroici esperti che fecero l’impresa e salvarono le opere. Basta cambiare pagina per scoprire, dalla presentazione delle Scuderie che protagonisti furono anche funzionari delle Belle Arti «spesso messi forzatamente a riposo dopo aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò» (il virgolettato non è di Sangiuliano). Tra i tanti libri scritti dal ministro ce n’è uno intitolato: “Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l’Europa”. La Germania di Angela Merkel, si intende, mica di Hitler. Nel Terzo Reich almeno i treni dall’Italia con le opere d’arte rubate arrivavano in orario. 

LA STAMPA

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