Caro benzina, al via i controlli per contrastare la speculazione

Tanto che finora al ministero di Via XX Settembre non ci sarebbero evidenze di fenomeni speculativi diffusi. Ad attivarsi, del resto, è stato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, chiedendo «a Mister Prezzi un monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza per evidenziare subito ogni anomalia». Il governo è, insomma, in allerta anche se al momento non è contemplata l’idea di fare marcia indietro sul taglio delle accise. Nel corso del 2022 la riduzione delle imposte sui carburanti è costata, a partire da marzo, circa un miliardo di euro al mese. Una spesa che il governo Draghi ha finanziato anche grazie all’extra gettito assicurato proprio dagli aumenti del prezzo dei carburanti, ma il meccanismo di copertura non vale più dato che nel settembre scorso, con la nota di aggiornamento al Def, si è stabilito di considerare l’extragettito non più una maggiore entrata per i conti pubblici, bensì un incasso ordinario, dunque non utilizzabile per finanziare gli sconti. Si aggiunga che da Bruxelles è arrivata la raccomandazione di eliminare i bonus generalizzati, sostituendoli con misure più selettive e mirate. Resta che i rincari destano la preoccupazione di intere categorie come Coldiretti e i taxi. «Chiediamo alla premier Meloni di convocare subito un tavolo emergenziale sui carburanti convocando le associazioni dei consumatori, le società petrolifere, i gestori e tutte le parti coinvolte», spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.

CORRIERE.IT

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