Francesco Lollobrigida: “Troppo costoso tagliare le accise, useremo le risorse per la crescita”
FRANCESCO OLIVO
L’aumento del prezzo dei carburanti mette per la prima volta Fratelli d’Italia davanti al rischio concreto di perdere consensi. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e numero due del partito, però, non fa marcia indietro: «Le risorse sono poche servono misure per la crescita».
Ministro, cosa avrebbe detto Fratelli d’Italia qualche mese
fa se il governo avesse deciso di non rinnovare gli sconti sulle accise
dei carburanti, di fatto causando l’aumento dei prezzi?
«In
questi anni abbiamo dimostrato che anche dall’opposizione si può essere
responsabili. Quindi avremmo compreso che, come era giusto applicare
degli sconti nell’epoca in cui i prezzi erano schizzati alle stelle, ora
non è tempo di interventi orizzontali».
Come spiegate la decisione di non rinnovare gli sconti?
«Bisogna
fare delle scelte. Ora che i carburanti sono tornati a prezzi più
contenuti, le poche risorse che abbiamo vanno usate per interventi più
mirati. Lo sconto sulle accise è molto costoso. Ora è tempo di investire
sulla crescita».
Lega e Forza Italia chiedono di intervenire sui prezzi, farete qualcosa?
«Lo
stiamo decidendo, ci potrebbero essere interventi mirati a specifici
settori da salvaguardare, come peraltro già abbiamo fatto per
l’agricoltura, la pesca e l’autotrasporto».
In questi giorni è stato ripubblicato un video d’archivio,
dove Giorgia Meloni, allora all’opposizione, si indignava per il peso
delle accise, chiedendone l’abolizione. Lo ha visto, immagino.
«Era
una battaglia giusta, che rivendichiamo, ma ora viviamo in tempi
eccezionali. Il conflitto in Ucraina e l’aumento dei prezzi dell’energia
hanno mutato il quadro e questa congiuntura ci obbliga a scegliere. Noi
siamo un Paese con un debito altissimo».
Quindi niente abolizione.
«Io parlerei di riduzione ed è un tema che andrà ripreso, in tempi diversi da questo».
Voi avete detto di mettere nel conto che, stando al governo,
il consenso si possa perdere o ridurre, quello di questi giorni è il
primo esempio di questo tipo?
«A giudicare dai sondaggi
direi proprio di no. Fratelli d’Italia fa registrare una crescita
importante e non a discapito degli alleati del centrodestra. I cittadini
sono molto più maturi di quei pochi che ragionano con la pancia e ci
chiedono di fare tutto e subito».
Il rapporto con l’Europa la preoccupa?
«Al
contrario. In Europa il governo ha già ottenuto due risultati. Il primo è
smentire la propaganda che voleva un’Italia isolata. Il fatto che la
presidente della Commissione europea abbia già avuto due incontri in
pochi mesi con Giorgia Meloni, l’ultimo dei quali molto proficuo,
dimostra che quella narrazione era falsa. Poi c’è il successo nella
partita del tetto al prezzo del gas».
Non è presto per cantare vittoria?
«Certo, sono
solo i primi mesi, ma i segnali sono già molto buoni: da quando siamo
al governo la Borsa è cresciuta, lo Spread non è certo aumentato come
diceva qualcuno e il prezzo del gas è sceso. E l’ottimismo che si
percepisce è importante, perché porta a far crescere i consumi».
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