Mosca completa le prove di Poseidon, il siluro dell’apocalisse

Mosca completa le prove di Poseidon, il siluro dell'apocalisse

di Floriana Bulfon

Mosca prosegue lo sviluppo di nuove armi nucleari, con l’obiettivo di spostare l’equilibrio del terrore con gli Stati Uniti. La Tass ha comunicato che sono state completate le prove del Poseidon, il cosiddetto “siluro dell’Apocalisse”. L’agenzia ha citato una fonte vicina al ministero della Difesa per annunciare che “il sottomarino Belgorod ha concluso una serie di test del super siluro Poseidon. Lo scopo era verificare il funzionamento del sistema di lancio e sono stati effettuati per chiarire il comportamento del sottomarino a diverse profondità dopo l’espulsione dell’ordigno”. 

Non si sarebbe ancora trattato di un’arma operativa, ma soltanto di un simulacro “con massa e dimensioni del Poseidon”: si dovrebbe trattare dell’ultima fase di sperimentazione prima che il siluro venga introdotto in servizio con la Marina russa.

Repubblica era stata la prima lo scorso ottobre a rivelare la nuova campagna di prove del sottomarino K-329 Belgorod: una notizia confermata un mese dopo da fonti ufficiali americane alla “Cnn”. Ogni movimento di questo battello viene seguito con massima attenzione dalla Nato, perché si tratta del più grande e moderno sommergibile nucleare della flotta di Mosca. Ed è l’unico progettato per impiegare il siluro Poseidon, presentato da Vladimir Putin nel 2018 come uno dei sistemi che restituirà la supremazia strategica alla Russia: una testata atomica che viaggia sotto le onde per diecimila chilometri e poi esplode in vicinanza della costa per causare uno tsunami radioattivo. L’onda contaminata può cancellare metropoli come New York o Los Angeles. Gli esperti spiegano che lo stesso effetto può venire ottenuto con i missili balistici intercontinentali, che esistono dagli anni Sessanta. Ma gli Stati Uniti hanno creato una rete di satelliti con sensori infrarossi proprio per avvistare la partenza dei missili russi: l’accensione dei motori infatti causa un calore fortissimo. Invece i satelliti non vedono quello che accade nelle profondità del mare: il super-siluro sarebbe stato progettato per emettere pochissimo calore e viaggiare in modo silenzioso a oltre cento chilometri orari.

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