La truffa all’ereditiera Caproni: nel trolley gioielli, monete e lingotti d’oro per 4 milioni di euro

In linea con la vittima c’è infatti un uomo che si qualifica come avvocato. Comunica alla 88enne che il figlio avrebbe causato un incidente stradale in seguito al quale sarebbe stato arrestato. È convincente, e insistente: ribadisce la necessità (cara ai polizieschi americani ma non prevista dall’ordinamento italiano) di pagare una cauzione per la sua liberazione. A questo punto entra in scena il secondo attore, a cui il protagonista passa la palla. Il suo ruolo è di avvalorare il racconto del complice. Dice di essere un maresciallo dei carabinieri, conferma l’urgenza della richiesta e prende accordi per un incontro a domicilio per ritirare la somma. È quanto avverrà mezz’ora dopo.

La famiglia ha denunciato l’accaduto alla polizia. Un aiuto alle indagini, che saranno coordinate dal pool antitruffe della procura di Milano, guidato dall’aggiunto Eugenio Fusco, potrebbero darle le molte telecamere che sorvegliano la zona del centro.

CORRIERE.IT

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