Il prezzo del gas crolla, le bollette restano uguali: perché?
LUIGI GRASSIA
E’ bello sapere che il prezzo internazionale del gas naturale ha azzerato l’effetto-Ucraina ed è tornato ai livelli pre-bellici; ma a noi consumatori che cosa ne viene? Le bollette del metano restano uguali a prima, e la spiacevole sensazione è che le compagnie del settore energia stiano accumulando altri super-profitti…
Il fatto è che l’aggiornamento delle tariffe non avviene in tempo
reale. Fino a poco tempo fa i cambiamenti venivano registrati di tre
mesi in tre mesi, e per l’elettricità si fa ancora così. Invece per il
gas è stata introdotta di recente una nuova regola, intesa a rendere le
tariffe più sensibili alle variazioni dei prezzi internazionali:
l’aggiornamento avviene mese per mese. In base al nuovo meccanismo
deciso lo scorso ottobre, ai primi di febbraio l’Autorità dell’Energia
(Arera) calcolerà la tariffa di gennaio, che farà pagare in bolletta a
febbraio. Allora arriveranno i benefici economici per i consumatori.
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Questo, sia chiaro, riguarda il mercato tutelato, cioè le tariffe stabilite dall’Arera, mentre le altre sono regolate dai contratti del mercato libero – magari su base pluriennale – e a seconda dei momenti possono essere più o meno convenienti di quelle amministrate. In tempi normali la differenza fra tariffe determinate dall’Autorità e contratti di mercato non è grande, ma quando alla Borsa di Amsterdam (che fa da riferimento in tutta Europa) ci sono oscillazioni violente come quelle del 2022/2023, su base settimanale o quotidiana, è ovvio che gli adeguamenti, che siano trimestrali o mensili, lascino ogni volta un’impressione di colpevole ritardo.
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