Sla, leucemie, tumori: le morti misteriose nel calcio. Dall’Epo alle gocce di Micoren ai beta-bloccanti: ecco l’armadietto farmaceutico degli orrori
Il bombardamento di raggi X
E’ una delle folli pratiche in voga negli anni ’70, per curare patologie come la pubalgia cronica di cui soffrono spesso i calciatori. A denunciare il loro uso e abuso, che può favorire l’insorgenza di tumori, è stata Gabriella Beatrice, figlia di Brino, il terzino viola morto a 39 anni di leucemia.
Le gocce di Micoren
«Ne abbiamo fatto scorpacciate per vent’anni», ricorda Nello Saltutti. Poi lo “stimolante respiratorio” è stato messo fuori legge dall’Agenzia antidoping perché l’abuso di questa sostanza, usata “per spezzare il fiato”, può comportare “vasocostrizione, tachicardia e problemi a livello cardiaco e circolatorio” spiega Gianfranco Beltrani, specialista di medicina sportiva e consigliere nazionale della Federazione medico sportiva italiana.
Gli stimolanti psicomotori
Come le anfetamine e l’efedrina, agendo sui ricettori del sistema
nervoso, provocano stati di eccitazione sensoriale, fanno scendere la
temperatura corporea e la pressione sanguigna.
I narcotici e gli
analgesici, codeina e metadone- Diminuiscono le sensazioni dolorose
abbattendo la soglia del dolore, così come la morfina, provocando il
peggioramento di eventuali lesioni e danni all’apparato respiratorio.
Gli steroidi anabolizzanti, di cui fa parte il testosterone, fanno
aumentare notevolmente la massa muscolare, accentuano l’aggressività e
provocano danni al sistema ormonale.
I beta-bloccanti
Sono usati per il loro effetto antistress e per placare stati di
ansia ma possono provocare disturbi respiratori e l’abbassamento del
battito cardiaco.
I diuretici- Vengono utilizzati per ridurre il peso
corporeo oltre che per smaltire la concentrazione di sostanze illecite
nelle urine. Possono generare pericolose forme di disidratazione per
eccessiva perdita di liquidi.
L’ormone della crescita
Aumenta l’ossigenazione sanguigna estendendo le masse muscolari e non
può essere intercettato nelle analisi delle urine; porta gravi problemi
cardiovascolari provocando infarti e blocchi cardiaci.
L’Epo
Altro ormone usato per migliorare le prestazioni e la resistenza allo
sforzo. Consente di innalzare la soglia della fatica ed è molto
pericoloso perché abbatte il naturale meccanismo di allarme che avverte
l’organismo della necessità di arrestare lo sforzo. Provoca trombosi ed
embolie.
Autoemotrasfusione
Pratica pericolosissima, in quanto può provocare trombosi e problemi vascolari.
L’elenco potrebbe probabilmente continuare. «Sono quasi cieco per un tumore al cervello. Guardo la tv e vedo un buco bianco. Il calcio oramai mi da la nausea», dice “Pedro”, alias Carlo Petrini, il bomber di Genoa, Milan e Roma degli anni ’70. Uno dei pochi ad aver denunciato l’esistenza di una “palla avvelenata” pubblicando una mezza dozzina di libri per raccontare i perché della fine prematura di tanti suoi colleghi di campo. Un album Panini listato a lutto, sul quale non vorremmo più attaccare figurine.
LA STAMPA
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