Ucraina, l’aiuto a Kiev che arriva dall’Italia: droni e sistemi satellitari

A colpire gli uomini della Difesa è stata la decisione di Washington di annunciare l’invio degli Abrams insieme ai Leopard tedeschi. Una scelta delicata, perché — viene fatto notare — se un carro armato statunitense fosse colpito dai russi o peggio finisse nelle loro mani, «Putin avrebbe una potentissima arma di propaganda» e inoltre «potrebbe acquisire conoscenze sul sofisticato sistema tecnologico del mezzo». Tanto basta per capire quale sia la posta in gioco e quale sia lo sforzo dei partner occidentali. Ieri Crosetto ha lasciato intendere che è stato dato fondo all’arsenale italiano. In Europa il fondo Epf è nelle stesse condizioni: lo strumento con cui vengono compensati i Paesi che forniscono armi all’Ucraina, andrà rifinanziato. In un anno i sette miliardi fuori bilancio messi a disposizione da Bruxelles sono quasi terminati.

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