Siamo tutti Lia, Liliana e Sami
E ringraziamoli pure, ma da lontano: perché se li accogliamo a braccia aperte, come ha detto sul serio un impresentabile presidente del Senato, rischiamo “la politicizzazione del tema”. Tanto, quando l’anagrafe avrà fatto il suo dovere, anche il ricordo sarà dissolto nel vento, insieme alla polvere dell’ultimo testimone di quell’orrore. E invece no. Noi diciamo no al cupio dissolvi. Ci battiamo perché, come spera Sami, quando lui e gli altri non ci saranno più “ci saranno i ragazzi, la speranza del domani”. Non ci vogliamo stancare. Non ci vogliamo annoiare. E vogliamo continuare a cadere felici su ogni pietra d’inciampo, in giro per il mondo. Per non dimenticare mai che il Giorno della Memoria è ogni giorno.
LA STAMPA
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