Bollette, ecco i nuovi aiuti del governo: prezzo calmierato e sconti a chi consuma meno

di Giuseppe Colombo, Luca Pagni

ROMA – Il Governo continuerà a sostenere le famiglie e le imprese fino a quando durerà la crisi energetica per ridurre l’impatto sulle bollette del gas e dell’ elettricità. Non saranno più interventi diretti sulle tariffe (come la riduzione degli oneri di sistema o dell’Iva), “ma meccanismi più efficienti e più flessibili rispetto all’andamento dei consumi, che orientino le famiglie e premino i comportamenti virtuosi”. Lo ha annunciato ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anticipando il nuovo provvedimento allo studio. E di cosa si tratta? Dovrebbe essere applicato un modello già sperimentato da alcuni Paesi (Germania e Olanda, per esempio) e di cui si sta parlando anche a Bruxelles, per quanto non trovi il consenso di tutti gli Stati membri. 

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In pratica, ci saranno tariffe calmierate fino a un certo livello di prezzo del gas, oltre il quale il Governo interverrà per coprire la differenza in modo che non pesi sui bilanci dei cittadini e delle aziende. Ma non sull’ammontare totale dei consumi: per un 25-30 per cento i consumatori pagheranno tariffe di mercato, in modo da incentivarli a risparmiare. Il costo della bolletta sarà, quindi, diviso in due. Una parte, pari al 75-80 per cento del totale, sarà calmierata dallo Stato. Di quanto dipenderà dalle risorse a disposizione, a loro volta legate al livello del prezzo del gas, ma l’obiettivo di fondo è allineare il costo alla spesa che le famiglie sostenevano prima dello scoppio della guerra in Ucraina. L’altra parte, pari al 25-30% del costo totale, si pagherà a prezzo di mercato.

La misura sarà confezionata al Tesoro entro la fine di marzo, quando si esauriranno gli aiuti contro il caro bollette stanziati con la legge di bilancio (21 miliardi); sarà un nuovo decreto a sancire il passaggio al nuovo schema. Fonti di governo, tuttavia, invitano alla prudenza: i prezzi – è il ragionamento – stanno calando (ieri, sul mercato Ttf, il gas ha chiuso a 54,3 euro per megawattora, ai minimi dall’inizio di dicembre 2021), ma c’è ancora incertezza sull’andamento dei prossimi due mesi. Se dovessero risalire bisognerà mantenere lo schema attuale. C’è anche un problema di risorse e per questo il modello tedesco, viene spiegato, potrà essere attivato solo se il prezzo del gas sarà inferiore a un valore che al momento è stato fissato a 60 euro per megawattora. 

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