Nel caso dei passaporti c’è anche una variabile, più «poliziesca». Di organico. «Sono ammirevoli i buoni propositi del ministro – afferma Eugenio Bravo, segretario torinese del sindacato di polizia Siulp – purtroppo, non tiene conto della realtà. Quasi ogni giorno sentiamo dire che verranno impiegati più agenti per il controllo delle stazioni, per il controllo delle movida e delle periferie, per l’ordine pubblico: il guaio è che a Torino non si riesce neanche a garantire in modo efficiente, per carenza di personale, il diritto alla circolazione dei cittadini». Aggiunge Luca Pantanella, segretario di Fsp polizia: «Le problematiche legate alla prenotazione online hanno di fatto scatenato una psicosi per l’accaparramento del passaporto. Un fenomeno che ha portato alla luce una fragile verità: il brusco calo di personale che colpisce non solo gli uffici amministrativi coinvolgerà nei prossimi anni tutti gli uffici di polizia».

LA STAMPA

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