Morti Covid, i pm puntano su Conte
IL GIALLO DELLE COMPETENZE
In questi giorni si discute della creazione di un fantomatico Consiglio per la sicurezza nazionale, come in Francia, Germania, Gran Bretagna e Usa. Beh, esiste già dal 5 maggio 2010 grazie al decreto dal titolo O rganizzazione nazionale nella gestione delle crisi che ha istituito il «Nucleo interministeriale situazione e pianificazione», un organismo presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a cui partecipano Protezione civile, Difesa civile e le agenzie di intelligence Dis, Aise e Aisi, e i rappresentanti di Esteri, Interno, Salute, Economia. Questo organismo avrebbe il potere di «indirizzo e guida strategica nazionale nelle situazioni di crisi». È mai stato convocato da Conte, che dei servizi aveva le deleghe fino quasi all’ultimo giorno? Ci sono dei verbali? Difficile pensarlo, visto che secondo il sottosegretario con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli nel suo libro Naufragi e nuovi approdi, «il governo Conte mise in atto una sistematica marginalizzazione dell’autorità nazionale di pubblica sicurezza», dando pieni poteri alla Protezione civile (incompetente nella gestione delle pandemie) e soprattutto al commissario all’Emergenza, organismo invischiato nelle inchieste della magistratura sui respiratori fallati acquistati dalla Fondazione cinese dove siede l’ex premier Massimo D’Alema (che di Conte e Speranza è sponsor e mentore) fino all’acquisto di mascherine dalla Cina, sdoganate sebbene fossero contraffatte e di fatto inservibili come sostengono le inchieste nate grazie al coraggio di whistleblowers che per questo hanno pagato un prezzo altissimo. Per tacere degli accordi presi da Conte con la Russia, intervenuta in Valseriana, e dei misteriosi rapporti con gli Usa nel caso Trump-Russiagate, oggetto (pare) dell’attenzione del Copasir.
LE REAZIONI
«Riteniamo molto utile il fatto che gravi omissioni siano state accertate, a prescindere dagli esiti del procedimento penale. È un ulteriore fondamento probatorio per la causa civile al Tribunale civile di Roma, la cui prossima udienza è fissata al 24 maggio», commenta Consuelo Locati, legale dei familiari della Bergamasca che hanno chiesto un risarcimento allo Stato italiano e alla Lombardia. Ci sono responsabilità squisitamente politiche? Ce lo dirà la costituenda commissione d’inchiesta sulla pandemia, osteggiata da Pd e M5s e che potrebbe essere assegnata a Azione-Italia viva.
IL GIORNALE
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