Agguato ad Alatri: ci sono due sospettati, indagini vicine alla svolta

Ma il sindaco Maurizio Cianfrocca cerca di stemperare gli animi. «Non c’è nessuna emergenza sicurezza. È la prima volta nella storia di Alatri che si usa un’arma da fuoco, non eravamo preparati a questo perché nessuno si aspettava che si arrivasse a questo punto» dice al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica indetto all’indomani del ferimento di Thomas. E anche Daniel Gentile, padre di un suo compagno di scuola, mentre aspetta il figlio davanti all’istituto Pertini dichiara: «Alatri non è Palermo o Napoli. È vero è successo un fatto grave, come sei anni fa con la morte di Emanuele Morganti, ma questo è un paese tranquillo. E invece la preside ha addirittura consigliato ai ragazzi di non uscire la sera».

Non la pensa così Melissa Morganti, sorella di Emanuele: «Questa città non ha imparato niente. Il sacrificio di mio fratello non è servito a niente». E mentre l’attività investigativa prosegue, la vita di Thomas rimane appesa a un filo. Sempre più sottile.

LA STAMPA

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