Delmastro: «Io e Donzelli? Oggi dividiamo la casa, da giovani ci punzecchiavamo. Non mi dimetto. Le carte su Cospito non erano secretate»
È normale che atti interni siano usati per sollevare dubbi sulla linea anti-mafia del Pd?
«Io ho solo risposto a una domanda».
Che domanda era?
«Quella se ci fossero saldature tra anarchici e mafiosi. E ho
risposto che abbiamo solo elementi che fanno desumere una battaglia
comune contro il 41 bis. Oltre al digiuno di Cospito, che vuole farlo
revocare a tutti i detenuti, ho citato quei colloqui. Lo avrei fatto in
un’interrogazione parlamentare con più precisione. Ne ho il dovere».
C’è chi vi accusa di aver fatto sapere ai mafiosi, rivelando quei colloqui, che sono ascoltati in carcere.
«Perché, i detenuti al 41 bis non sanno che c’è la polizia penitenziaria?».
Ha rivelato lei a Donzelli che i
deputati pd avevano visto Cospito in carcere lo stesso giorno in cui
parlava con camorra e ‘ndrangheta di come eliminare il 41 bis?
«Gli ho detto quando è avvenuto il colloquio. Loro avevano fatto una conferenza stampa. Lo avrà capito così».
Secondo lei ha sbagliato?
«No. Perché ha usato un’informazione corretta per fare una valutazione politica che si può condividere o meno».
Lei la condivide? Pensa che il pd o altre forze politiche vogliano eliminare il 41 bis?
«Non mi pongo questa domanda. Penso che fin quando al governo ci siamo noi, 41 bis ed ergastolo ostativo sono inattaccabili».
L’uno tiene l’altro?
«Politicamente si tengono per mano. Sono strumenti della normativa speciale antimafia: insieme staranno o insieme cadranno».
Renzi ironizza su chi «confonde la
Camera con la cameretta», perché lei e Donzelli condividete un
appartamento a Roma. È andata così?
«No. Ne abbiamo parlato a Montecitorio».
Da quanto vi conoscete?
«Da almeno 25 anni».
Sempre andati d’accordo?
«Al contrario. Nel movimento giovanile ci “becchettavamo” spesso. Io
sono di Biella, lui toscano. Lui era della destra protagonista, io
della destra sociale».
Poi?
«Poi tutto è cambiato quando è nato FdI. Si sono rimescolate tutte
le carte. Politiche e umane. Noi ci siamo trovati in sintonia e dalla
scorsa legislatura condividiamo l’appartamento».
Dica la verità: la relazione l’aveva portata a casa e Donzelli l’ha letta?
«Assolutamente no».
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