Turchia e Siria, le 8 violentissime scosse di terremoto. Rientrato l’allarme maremoto in Italia. Cosa è successo
di Claudio Bozza
Forte sisma nel sud della Turchia. La protezione civile aveva lanciato l’allarme anche nel nostro Paese, ma l’allerta è poi stata ritirata
Otto scosse, violentissime. La più
forte, di grado 7,9, alle 2.17 del mattino, ora italiana; poi altre 7,
comprese tra magnitudo 4,7 e 5,6.
Un terremoto devastante ha colpito la Turchia nella notte tra
domenica 5 e lunedì 6 febbraio. Le scosse sono state avvertite
distintamente anche in Siria, Libano e Israele. I morti sono centinaia,
migliaia i feriti.
Il terremoto in Turchia, in diretta
L’epicentro si trova a circa 30
chilometri da Gaziantep, un capoluogo provinciale con una popolazione di
oltre due milioni di abitanti, ed è stato avvertito anche in diverse
regioni di Siria e Libano.
Le autorità della Turchia hanno segnalato il crollo di decine di
edifici, sia a Gaziantep sia nei vicini centri di Diyarbakir e Malatya,
e il bilancio provvisorio è aumentato a 76 vittime. L’Autorità per la
gestione dei disastri e delle emergenze ha proclamato lo stato di
massima emergenza e mobilitato tutti i servizi di soccorso. In Siria,
invece, la violenta scossa ha causato almeno 99 vittime e 200 feriti nei
governatorati di Aleppo, Hama e Laodicea, in Siria. Lo ha riferito il
vice ministro della Salute siriano, Ahmed Damiriya.
In Italia è stato lanciato un allarme tsunami, che è però poi rientrato definitivamente alle 7.30 del mattino.
La circolazione dei treni è stata fermata, a scopo cautelativo, per circa 45 minuti nella mattinata di oggi nelle regioni del Sud.
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