Il Cav affossa il Pd: “È ostaggio delle demagogie dei 5 Stelle”
Altro che vento di novità: il nuovo corso del Partito democratico si prospetta fallimentare, molto simile a quello attuale che ha spinto Enrico Letta al passo indietro. Anzi, per certi versi è anche nostalgico di un certo passato. A mettere a nudo l’identità del Pd è stato Silvio Berlusconi, che senza mezzi termini ha rivolto un’accusa ben precisa alla galassia che tanto vuole rinnovarsi ma che non sembra essere in grado di fare i conti con la storia e con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Berlusconi sferza il Pd
Il presidente di Forza Italia, intervenuto ai microfoni di Mattino 5, è stato interpellato su quali siano oggi i pericoli per l’Italia. In tal senso non ha fatto mancare un monito all’indirizzo dei dem: “Stiamo assistendo, purtroppo, a un ritorno di istanze antiliberali, populiste e giustizialiste con un Partito democratico tentato dal ritorno al passato ideologico e ostaggio delle demagogie grilline”. In effetti l’asse giallorosso con il Movimento 5 Stelle, in teoria rotto a livello nazionale, è stato già riproposto in Lombardia.
“Non mi vergogno, sono orgoglioso”. Bonaccini il nostalgico del comunismo
Il Cavaliere ha annotato che solamente pochi giorni fa uno dei candidati alla segreteria del Partito democratico “si è dichiarato orgogliosamente comunista, orgogliosamente fedele ad un’ideologia e ad un regime responsabile di 85 milioni di morti nella storia dell’umanità”. Ecco perché diversi italiani considerano il numero uno del partito azzurro “un benefattore dell’Italia”. Il Cav ha infatti ricordato di essere sceso in campo nel 1994 e di aver “impedito ai comunisti di prendere il potere nel nostro Paese”.
Il piano su lavoro e pensioni
Berlusconi ha inoltre illustrato di nuovo il piano per intervenire a favore dell’occupazione, in particolar modo per far sì che i giovani italiani possano trovare un impiego e gettare le basi per il proprio futuro. A questo proposito ha rilanciato la proposta per “togliere tutte le tasse e i contributi che gravano sui loro contratti di lavoro”.
Non solo: tra i progetti principali rientra anche quello sulle pensioni per gli anziani. Il nuovo governo le ha già aumentate a 600 euro per chi ha più di 75 anni di età. L’obiettivo fissato è quota 1.000 euro entro il termine naturale della legislatura previsto per il 2027: “Passeremo da 600 a 700 euro il prossimo anno, da 700 a 800 euro l’anno dopo, da 800 a 900 euro il terzo anno, da 900 euro a 1.000 euro per 13 mensilità il quarto anno e quindi entro la fine di questa legislatura”.
Le elezioni regionali
Domenica 12 e lunedì 13 febbraio saranno chiamati al voto gli elettori della Lombardia e del Lazio, le più importanti Regioni del nostro Paese per motivi economici e politici. Il centrodestra ha trionfato in maniera netta alle elezioni politiche e l’auspicio del Cav è quello di ripetere il successo anche in occasione delle elezioni regionali: “È fondamentale prevalere anche in Lombardia e Lazio, che sono il cuore economico e politico del Paese. Soltanto unendo l’azione politica nazionale a quella dei governi regionali si potranno dare risposte efficaci”.
Il voto in Lombardia e nel Lazio potrebbe rivelarsi cruciale e, sondaggi alla mano, dovrebbe confermare la vittoria del centrodestra e dunque premiare l’attuale maggioranza di governo. Il presidente di Forza Italia ha poi rivolto un appello a chi è ancora indeciso e a chi sta pensando di non recarsi alle urne: “Non devi avere dubbi. Vota per noi, scegli il simbolo di Forza Italia, fallo nel tuo interesse e di tutti gi italiani. Vota Forza Italia, così ci impegneremo tutti insieme per una Lombardia migliore e un Lazio da riorganizzare e rilanciare”.
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