Caso Cospito, a Nordio tre giorni per una decisione
Il nodo politico a cui il ministro Nordio potrebbe appoggiarsi, se volesse, è che Superprocura e Distrettuale ritengono che per Alfredo Cospito si può fare un passo indietro. Si potrebbe tornare alla situazione della primavera scorsa, ovvero la detenzione nel circuito di Alta Sicurezza, che è un gradino più lieve del 41 bis. Ovviamente con le «ulteriori opportune forme di controllo proprie dell’ordinamento penitenziario e dell’attività investigativa». Un eufemismo per dire che gli si potrebbe imporre una censura aggiuntiva sugli scritti e su tutte le comunicazioni con l’esterno.
In fondo era anche la soluzione prospettata a caldo dal Garante per i diritti dei detenuti, Mauro Palma, che già un paio di settimane fa aveva ipotizzato il ritorno di Cospito nel circuito dell’Alta sicurezza. Sarebbe una soluzione elegante per uscire dal muro contro muro, salvando le esigenze di sicurezza ma anche quelle umanitarie. Nordio sceglierà questa via oppure lascerà trascorrere la data del 12 senza esporsi? In questo caso, la mancata risposta vale come conferma della situazione esistente. Peserà nella sua scelta la relativa anticipazione della udienza della Cassazione: dapprima aveva deciso di discuterne il 20 aprile, poi a marzo, infine il 24 febbraio. La Cassazione dovrà valutare la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma che gli ha appena confermato il regime speciale per quattro anni.
LA STAMPA
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