Panetta cita Battisti per frenare i rialzi della Bce: “Non si corre a fari spenti nella notte”
Proprio per evitare un disancoraggio delle aspettative degli investitori dalle parole dei banchieri centrali, Panetta è tornato ieri a riproporre una bussola per i mercati, una «funzione di reazione» che consenta loro, alla luce di determinati dati economici e monetari, di capire come si muoverà la Bce. Non tutti sono convinti che possa funzionare: qualcuno fa notare che si creerebbero comunque aspettative che legherebbero le mani ai guardiani dell’euro e che «i mercati non devono agire in vista delle nostre mosse, bensì reagire alle stesse».
Ma alla luce dei mercati che da mesi stanno reagendo in modo dissonante rispetto alle parole di Lagarde quelle di Panetta sembrano preoccupazioni sensate: clamorosa l’ultima riunione del board, quando hanno festeggiato le sue parole da ‘falco’ e un rialzo di cinquanta punti come se fosse accaduto il contrario, come se la Bce avesse tagliato i tassi.
Infine, visto che il ritmo dei prezzi negli ultimi tre mesi ha cominciato a rallentare, Panetta prevede un’inflazione che alla fine dell’anno «potrebbe scendere sotto il 3%». Oggi è prevista un’intervista al membro del board Isabel Schnabel in cui potrebbe ribadire la sua convinzione che sia necessario restare in una fase restrittiva finché i prezzi caleranno in modo significativo. Ma il rischio, per Panetta, è quello di una «restrizione monetaria eccessiva». Di andare a sbattere, insomma, «a fari spenti nella notte».
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