Come evitare la sciagura di un terzo conflitto mondiale

Risultato: l’establishment militare e parte di quello politico americano puntano alla soluzione “coreana”. A un certo punto, entro l’anno, si traccia una linea sul terreno lungo la quale si blocca il conflitto. Armistizio senza limite di tempo. Con un’ampia zona demilitarizzata a dividere i contendenti. Le questioni territoriali vengono demandate a una futura conferenza di pace. Agli ucraini è offerta una garanzia internazionale di sicurezza che impegni russi, americani e altre potenze, mentre gli europei concedono a Kiev una corsia rapida di ingresso nella Ue, dunque di accesso a fondi speciali per la ricostruzione. L’Ucraina continua a rivendicare il legittimo ritorno ai confini del 1991, la Russia all’illegittima annessione di quattro regioni del Donbas, peraltro non interamente conquistate.

Russi e soprattutto ucraini non vogliono per ora sentire parlare di compromesso. Comunque sporco. Pretendere, come fanno alcuni americani, che Kiev possa vendere un esito simile alla sua opinione pubblica come vittoria pare davvero troppo. Mentre qualcuno a Mosca busserebbe forse sulle spalle di Putin spiegandogli che è il caso di lasciare il timone in altre mani, visto il disastro prodotto con l’invasione in termini di sicurezza e di prestigio della Federazione Russa. Gli zar non stanno al Cremlino per assoggettarsi a Pechino.

Ci sono alternative possibili? Certamente sì. Tutte terribili. A meno di non considerare la vittoria militare totale dell’Ucraina nei termini definiti da Zelensky – equivalenti alla capitolazione della Russia – come realizzabile in modi e tempi sopportabili. Dagli ucraini, anzitutto. In caso contrario potremmo arrivare alla catastrofe quasi senza accorgercene. Più il tempo passa, più i russi entrano con entrambi i piedi nella guerra iniziata come fallimentare tentativo di colpo di Stato. Putin parla di cultura di guerra come destino per la Russia. Mentre noi potremmo presto accorgerci che senza un intervento diretto della Nato, o di alcuni paesi atlantici – Usa in testa – l’Ucraina sarà destinata a schiantarsi. Per quanto si voglia rimuovere questo fantasma, siamo vicini all’alternativa del diavolo: guerra totale – quindi nucleare – contro la Russia oppure graduale abbandono di Kiev al suo destino.

Lo scontro diretto con Mosca, nel quale probabilmente sarebbe coinvolta la Cina, sarebbe terza guerra mondiale. Dalla quale difficilmente uscirebbe un vincitore. La rovina dell’Ucraina sarebbe insopportabile per gli ucraini, vergognosa per noi, fonte di nuovi conflitti fra vicini interessati alle spoglie del vinto.

Alternativa evitabile? Sì. Ma il tempo stringe.

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