Pensioni, scatta l’aumento legato all’inflazione: ecco chi lo avrà e chi resterà fuori
Sandra Riccio
Più soldi per i pensionati in arrivo a marzo. Con l’assegno del mese prossimo verrà pagata la rivalutazione della pensione legata all’inflazione e saranno versati anche gli arretrati relativi a gennaio e febbraio. Non tutti però hanno diritto a questo incremento. C’è infatti chi ha già visto crescere l’assegno e quindi è escluso da questo nuovo giro di rialzi. Ecco chi sarà coinvolto dalla novità e che cosa sapere.
Il tetto
C’è un tetto che farà scattare gli
aumenti di marzo. Questi coinvolgeranno soltanto chi ha un reddito da
pensione superiore a 2.101,52 euro (quattro volte il minimo) che
riceverà a marzo la rivalutazione della pensione rispetto all’inflazione
sulla base delle percentuali inserite in legge di bilancio. In pratica
l’Inps ha considerato diversi livelli di pensione. Va ricordato che chi
ha un reddito da pensione fino a quattro volte il minimo (2.101,52 euro)
ha già ricevuto l’assegno maggiorato del 7,3% da gennaio. Per fare un
esempio, per una pensione da 1.200 euro al mese, la maggiorazione sarà
di circa 87 euro.
Le percentuali di rivalutazione
Cosa succede alle
fasce di pensionati che vedranno l’aumento a marzo? L’Istituto ha
ricordato le percentuali per questa nuova tornata di incrementi e ha
precisato che a marzo saranno corrisposti anche gli arretrati. Più
l’assegno è corposo e più sottile sarà la rivalutazione: chi ha un
reddito tra le quattro e le cinque volte il minimo lo vedrà rivalutato
dell’85% del 7,3% ovvero del 6,205% mentre chi conta su un reddito da
pensione tra le cinque e le sei volte il minimo (da 2.626,91 a 3.152,28
euro) riceverà solo il 53% dell’inflazione pari a una rivalutazione del
3,869%.
Pages: 1 2