Elly Schlein? La conferma che la sinistra è perdente per vocazione

LA LIRICA
Ecco la sua lirica: «Non so se mi ero innamorata di te./ Mi innamorai però di altre cose, lo so:/ di una stanza scomoda rivolta a nord,/ di una teiera che crepitava di sera./ Degli alberi mi innamorai che toglievano spazio,/ dei solitari e soffocanti cinema di quartiere,/ dei dolorosi ricordi di prigione,/ di un muro ferito dalle bombe./ Delle fermate del tram, delle foglie ricoperte di brina,/ di una calda tasca con castagne bruciate,/ della pioggia scrosciante, del suono del telefono,/ perfino della nebbia fonda color cenere./Di tutto il mondo mi ero innamorata, non di te./ Lo scoprivo nuovo, interessante, ricco./ Per questo soffro…Non per averti perso./Altro ho perduto – il mondo intero». Ma questa è poesia e di grande qualità. Poi c’è la prosa del perdere, che sfiora l’assurdo e, come si è visto, in questo campo il premio Nobel spetta al Pd che ha perso la bussola. Ma – vedrete – si può scommettere che ora i giornali mainstream perderanno la testa per la Schlein. Già hanno cominciato con le sviolinate. Auguri. Davanti al Pd si spalanca il deserto a “perdita” d’occhio. E di elettori.

LIBERO.IT

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