Putin imbavaglia la Russia: niente parole straniere, pene dure a chi critica
Punire ogni parola
Ieri è stato presentato un nuovo disegno di legge secondo il quale ogni lunedì nelle aule scolastiche oltre alla bandiera russa dovrà essere issata anche quella della vittoria (9 maggio) nella Grande Guerra Patriottica. È stata già avviata la discussione sulla legge contro la «russofobia», concetto dal confine incerto. L’intenzione è di punire ogni parola, pronunciata in qualunque luogo, anche all’estero, che possa essere interpretata come «lesiva dell’immagine» di Madre Russia. Il capo del Consiglio per i diritti umani Valerij Fadeyev ha sostenuto in aula che la russofobia necessita di una definizione giuridica, per poter finalmente introdurre la responsabilità penale per ogni sua manifestazione. Si è rammaricato del fatto che per ora non sia possibile punire i cittadini di altri Paesi. Venerdì 24 febbraio, Putin ha abrogato le legge che invitava il governo russo a «coltivare relazioni di cooperazione con gli altri Stati», basati sul rispetto della «sovranità nazionale e dell’autodeterminazione dei popoli». La Duma ha appena approvato in prima lettura un decreto che cancella le aggravanti per i poliziotti che si sono macchiati di crimini. Il pestaggio di un manifestante potrà così essere giudicato alla stregua di una rissa tra cittadini comuni.
Il patriarca e Internet
Sono ormai spariti i libri in cui si fa menzione di persone «dall’orientamento sessuale non tradizionale», ma la lista delle opere per le quali la Duma richiede la messa al bando sta diventando chilometrica. A Mosca e in altre città scoppiano risse tra giovani ispirate a un famoso manga giapponese. Il ministero degli Interni afferma che «tutto questo viene dall’Ucraina». Il patriarca Kirill invita a «controllare ancora di più l’accesso a Internet». Una deputata ha proposto corsi di educazione militare e leva anticipata per dissuadere «i nostri ragazzi da queste tentazioni occidentali».
La Russia del futuro sembra sempre più ripiegata su se stessa e sulle proprie pulsioni.
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