Dalla e Battisti, gli ottant’anni dei geni rimasti senza eredi

I due hanno fatto una cosa che li farà sempre ricordare: sono cambiati, sono evoluti, hanno dato in pasto al pubblico quello che il pubblico non si aspettava. Al di là della loro grandezza come autori è questo coraggio che li ha resi indimenticabili, perché in quei cambiamenti stimolavano chi li ascoltava a scoprire sempre nuove sfumature nella musica. E la musica è un’arte che ha bisogno di essere vissuta cogliendone i cambiamenti, i generi diversi, i suoni e i testi nel corso del tempo. L’uomo evolve insieme al musicista. È possibile immaginare un Battisti che canta per tutta la vita I giardini di marzo? È possibile immaginare un Dalla che canta per tutta la vita L’anno che verrà? No, questi artisti sono grandi perché hanno insegnato al pubblico l’arte dell’evoluzione. E il pubblico li ha premiati seguendoli in tutte le loro scorribande.

LA STAMPA

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