Benzina e diesel rinvio del blocco, Pichetto: “Abbiamo dettato la linea in Europa oltre all’elettrico c’è il biocarburante”
«La questione in campo non è il rischio di rimanere indietro, ma piuttosto quella di tutelare il nostro sistema produttivo, confermando gli obiettivi ambientali e gli impegni che l’Italia ha assunto, con tempi che vogliamo stabilire noi, dialogando e confrontandoci con i nostri produttori. Comprendo che la Francia, con il suo straordinario potenziale energetico prodotto dalle centrali nucleari, sia più orientata verso l’elettrico come soluzione dominante per l’automotive. Per quanto riguarda la Germania invece non dimentichiamo che la grande crescita di domanda elettrica anche lì pone problemi ambientali, legati ad esempio all’uso del carbone».
Gli italiani non acquistano vetture elettriche per i costi elevati e per i problemi di ricarica. Il governo aumenterà gli incentivi?
«La differenza di prezzo fra l’elettrico attuale e l’endotermico è tale che nessun incentivo riesca a coprirla. C’è poi un problema di prezzi complessivi nel momento in cui avremo una standardizzazione delle produzioni e una riduzione del costo dei veicoli elettrici. Questa riduzione non deve avvenire a favore dell’importazione da paesi asiatici, altrimenti rischiamo di distruggere il sistema produttivo italiano ed europeo e di duplicare l’errore che abbiamo fatto dieci anni fa con i pannelli solari. C’è inoltre un problema tecnologico per i veicoli elettrici. Se non ci saranno innovazioni decisive, che consentano di ridurre in maniera radicale i tempi di ricarica e di ampliare l’autonomia delle vetture, ipotizzare un ricambio totale del parco auto è francamente velleitario».
A che punto siamo con le colonnine di ricarica? Il Pnrr è in ritardo da questo punto di vista?
«Ho firmato un decreto in ambito Pnrr per la realizzazione di 21 mila colonnine di ricarica distribuite sulla rete stradale italiana. Terna sta lavorando alla rete di alimentazione di queste colonnine e delle altre che vengono installate. Non c’è ritardo; piuttosto stiamo accompagnando il cambiamento».
LA STAMPA
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