Milano, arrestato il rapinatore di viale Brianza: clochard, 23 anni, precedenti per furto. Il pugno in faccia a una ragazza

di Pierpaolo Lio

Identificato nella notte l’aggressore: irregolare, originario del Marocco, è in carcere a San Vittore. Ha aggredito una donna anche mentre si dava alla fuga

Il ragazzo che lunedì pomeriggio intorno alle 18 ha terrorizzato le vie alle spalle della stazione Centrale, e che al momento è nel carcere di San Vittore, è ancora in gran parte un mistero. Per ora si sa che è un cittadino marocchino di 23 anni, irregolare, con un precedente del mese scorso per furto con strappo. Al polso pare avesse un braccialetto ospedaliero. 

Cinque aggressioni

Quando lo fermano è agitato, forse per l’alcol, forse per l’assunzione di droghe. Nelle tasche, oltre al coltellino multiuso che ha dimostrato di non avere timore a usare, gli agenti gli trovano tre cellulari, qualche contante, una tessera dei mezzi pubblici e un piccolo portafogli. È tutto quello che ha raccattato in poco più di una decina di minuti, e in poche centinaia di metri. Ha provato a rapinare cinque volte: le sue vittime sono state sempre donne. Ma ha lasciato dietro di sé anche sei feriti. 

Identikit

Giovane, riccio, i denti rotti, un filo di barba, berretto, una felpa in pile grigio, t-shirt azzurra e pantaloni della tuta nera. È con questa descrizione che i poliziotti motociclisti delle Nibbio riescono a intercettarlo in via Venini. Sta scappando da quel pezzo di marciapiedi, all’incrocio tra viale Brianza e via Macchi, che ha macchiato di sangue: della sua vittima e di chiunque abbia provato a mettersi in mezzo. Ma pure nella corsa per allontanarsi dalle luci blu dei mezzi di soccorso che si lascia alle spalle non si frena. Incrocia un’altra donna, prova a rapinare anche lei prima di essere bloccato e arrestato. 

Pugni e lame

Per ricostruire il suo pomeriggio a caccia di prede bisogna riannodare il filo. Gli investigatori della squadra mobile, guidati dal dirigente Marco Calì e coordinati dal pm Maura Ripamonti, dovranno ripercorrere a ritroso il suo girovagare tra le vie che costeggiano il fascio di binari di quella stazione che alla sera si fa ricettacolo di sbandati. Perché la sua furia è iniziata prima dell’allarme lanciato quando viale Brianza si sporca di sangue. La sequenza parte infatti poco prima delle 17.40. Sottopasso Mortirolo. È all’interno del tunnel che punta la sua prima vittima: è una 38enne italiana a cui sottrae il cellulare. Pochi istanti e poche decine di metri dopo e il rapinatore mette a segno il suo secondo colpo: questa volta è in via Gluck che aggredisce una 58enne di El Salvador. E sfodera per la prima volta il coltello. Ferisce lievemente la donna alla mano, che sarà soccorsa e medicata in codice verde al Fatebenefratelli. Le sottrae il cellulare e una tessera dei mezzi pubblici. Ma non si accontenta. Torna indietro, di nuovo in direzione della Centrale, e in via Sammartini assale una 34enne spagnola. La colpisce con un pugno in faccia: la donna sarà trasportata in codice giallo all’ospedale San Paolo per un trauma al volto. Anche questo bottino — come quelli precedenti e quello che seguirà — è sempre poca cosa: l’ennesimo cellulare, oltre a una banconota da 20 euro. 

Coltellate al collo

È però in viale Brianza che si scatena la sua violenza. Nota un’italiana di 23 anni. Forse pensa che anche lei sia da sola. Non vede probabilmente il fidanzato, quel ragazzo poco distante, un italiano di un anno più grande. Si scaglia su di lei e sulla sua borsetta. Si intascherà il suo portafogli con carte di credito. È determinato a tutto. E pur di ottenerla non si fa problemi a menar fendenti. Ferisce la giovane al collo (sarà trasportata al pronto soccorso del Policlinico in codice giallo). E raggiunge con una coltellata al fianco, all’altezza del torace, anche il fidanzato che prova a proteggerla (anche lui andrà al Policlinico). 

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